venerdì 9 luglio 2021

Roma, una passeggiata nella casa delle Vestali

Roma, la casa delle Vestali (Foto: arte.it)

Tra gli appartamenti residenziali delle Vestali si è aperto, il 6 luglio scorso, un museo diffuso, un nuovo percorso di visita accessibile al pubblico. Siamo nel cuore della Roma antica.
Le sacerdotesse di Vesta costituivano l'unico sacerdozio femminile dell'antica Roma ed avevano il compito di sorvegliare il fuoco sacro affinché non si spegnesse. Le Vestali, in numero di sei ed appartenenti alle famiglie patrizie di Roma, prestavano servizio per trent'anni, impegnandosi - pena la morte - a conservare la verginità. Le appartenenti a questo sacerdozio godevano di alcuni privilegi: si potevano spostare in carro all'interno della città ed avevano posti riservati durante gli spettacoli.
Se venivano meno al voto di castità o nel caso in cui il sacro fuoco di Vesta si spegneva, le Vestali, vestite di abiti funebri, erano condotte, all'interno di una lettiga chiusa, al Campus Sceleratus e venivano lasciate in un sepolcro chiuso e la loro memoria veniva cancellata per sempre.
Il recupero conservativo dello spazio riservato, un tempo, alle vestali è stato avviato nel 2013 da Patrizia Fortini e Maria Maddalena Scoccianti, proseguito da Irma Della Giovampaola. All'interno di questo museo diffuso sono ricollocate nella posizione originaria le sculture rinvenute nel corso degli scavi condotti nel Foro Romano alla fine del XIX secolo. Nello spazio è collocata anche la statua che alcuni studiosi pensano sia di Numa Pompilio, il secondo re di Roma che, secondo la tradizione, istituì il culto del fuoco sacro. Completa il percorso una statua di Vestale esposta di recente in una mostra a Tivoli, dove si conserva l'unica sepoltura nota di Vestale nel mondo romano.
E' possibile, nel contesto della casa, visitare anche la stanza della macina di pietra lavica, dove, secondo una tradizione ancora tutta da verificare, le Vestali confezionavano la mola salsa, una focaccia sacra offerta a Vesta in occasione delle festività. Pezzetti di questa focaccia erano distribuiti ai credenti come atto di purificazione oppure la mola salsa era utilizzata per cospargere animali destinati al sacrificio.
La casa delle Vestali o Atrium Vestae, venne scoperta nel 1882 da Rodolfo Lanciani. Gli ambienti che oggi sono visitabili emersero dopo la rimozione del grande muro di recinzione degli Orti Farnesiani. Il tempio di Vesta venne più volte ricostruito a causa dei numerosi incendi ed infine venne restaurato dall'imperatrice Giulia Domna verso la fine del II secolo d.C.
La peculiare forma circolare del tempio rimandava alla forma delle capanne arcaiche, con un foro nel centro del tetto conico per far uscire il fumo. All'interno del tempio di Vesta era conservato il Palladio, un piccolo simulacro di Atena portato a Roma, secondo la leggenda, da Enea.

Fonte:
arte.it

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