giovedì 13 gennaio 2022

Israele, l'importanza del contenuto delle...latrine

Israele, un sedile di una toilette di 2700 anni fa
(Foto: Yoli Schwartz, Israel Antiquities Authority)

Uno studio dell'Università di Tel Aviv e della Israel Antinquities Authority, ha rivelato i resti di uova di vermi intestinali di 2700 anni fa all'interno di una toilette in pietra di una lussuosa proprietà privata. Si tratta dei resti delle uova di quattro diversi tipi di parassiti intestinali: ascaridi, tenia, tricocefali ed ossiuri. I ricercatori hanno ipotizzato che i ricchi abitanti della lussuosa residenza di Gerusalemme, soffrivano di malattie infettive e di epidemie.
Lo studio è stato condotto dalla Dottoressa Dafna Langgut, direttrice del Laboratorio di Archeobotanica e Ambienti Antichi dell'Università di Tel Aviv presso l'Istituto di Archeologia e del Museo di Storia Naturale Steinhardt.
La Dottoressa Langgut ha raccolto campioni di sedimenti al di sotto della toilette in pietra, dove si trovava il pozzo nero. In laboratorio, poi, la ricercatrice ha estratto chimicamente le uova dei parassiti, le ha esaminate al microscopio ottico e le ha identificate. 
Le uova dei parassiti sono sopravvissute per quasi 2700 anni. I vermi intestinali sono parassiti che causano sintomi quali dolore addominale, nausea, diarrea e prurito. Alcuni di questi parassiti sono particolarmente pericolosi per i bambini e possono portare a malnutrizione, ritardi nello sviluppo, danni al sistema nervoso ed, in casi estremi, anche alla morte.
La Dottoressa Langgut ritiene che le malattie intestinali di cui soffrivano gli antichi proprietari di quest'edificio fossero dovute alle cattive condizioni igieniche che portavano alla contaminazione fecale di cibo ed acqua potabile. Oppure potrebbe essere dovuto ad una mancata profilassi igienica, quale, per esempio, il mancato lavaggio delle mani. Altre possibili fonti di infezioni potevano essere l'utilizzo di feci umane per fertilizzare i raccolti ed il consumo di manzo o maiale cucinati in modo non corretto.
In assenza di medicine, il recupero dei vermi intestinali era difficile o impossibile e le persone infette potevano soffrire di parassiti per tutto l'arco della loro vita.
Il direttore dello scavo Dottor Ya'akov Billig, ha spiegato che la tenuta aristocratica nella quale sono stati trovati questi resti, risale alla metà del VII secolo a.C. (tarda Età del Ferro). Nel sito sono stati rinvenuti degli importanti manufatti in pietra di straordinaria fattura, quali capitelli in pietra decorata in stile proto-eolico. Adiacente a questa dimora nobiliare vi era un giardino spettacolare che offriva una vista mozzafiato sulla città di Davide e sul monte del Tempio. Il pozzo nero è stato ritrovato proprio in questo giardino insieme ai resti di alberi da frutto ed ornamentali, sormontato da un'installazione quadrata in pietra calcarea con un foro al centro.
I servizi igienici erano estremamente rari, all'epoca, e costituivano una sorta di "status symbol", una struttura di lusso che solo i ricchi ed i nobili potevano permettersi.

Fonte:
Università di Tel Aviv via archaeologynewsnetwork.blogspot.com

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