sabato 8 gennaio 2022

Janus, il dio dei primordi

Giano bifronte (Foto tratta dal sito oltrelalinea.news)

Janus è il primo dio che risiederà nella zona dove verrà costruita l'Urbe, ma non sui "sette colli fatali" bensì sull'ottavo, il Gianicolo che da lui prende il nome, situato sulla riva destra del Tevere e quindi in opposizione ai pagi che verranno a formarsi sulla riva opposta (non a caso, gli eruditi romani dettero alla sua città il nome di Antipoli).
Janus, io indigeno, è signore della Prima Roma insieme a Camese, che per Macrobio è di sesso maschile, mentre per la maggior parte degli autori è una regina, divenuta successivamente moglie di Janus. [...]
Egli precede sia Saturnus che da lui riceverà in dono il territorio sulla riva sinistra su cui costruirà Saturnia, la Seconda Roma, che Juppiter, dimostrando così come sia arcaica la sua presenza nel Lazio.
La sua raffigurazione come dio bicipite, probabilmente da riferire ad una fase preindoeuropea di occupazione dell'Italia, ne indica la funzione di dio del passaggio, dell'entrare e dell'uscire, colui che conosce il passato ed il presente, signore del prima, mentre Juppiter è signore dei summa, per tale motivo spettano a lui l'inizio dell'anno e l'inizio di tutti i mesi, che successivamente dividerà con Juno, la quale per altro, nei calendari solo in marzo è ricordata alle Kalendae come Juno Covella. Janus ha anche l'attributo di Junonius [...].
Suo sacerdote è il Rex Sacrorum, il primo dei sacerdotes nelle processioni ed il primo a sedersi nei lectisternia, il quale ha nelle cerimonie il posto e i riti che erano propri del re, e Janus è per eccellenza il prototipo del re, aspetto che più tardi passerà a Juppiter.
Il nome stesso di Janus, divinità complessa e misteriosa in quanto primordiale e poco comprensibile già per gli stessi Romani, indica il passaggio, derivando dalla radice indoeuropea *ya (sanscrito yana = la via, latino ire = andare), la stessa radice che potrebbe essere alla base del nome di Diana quale *Deviana, come riteneva Varrone. E' il dio che presiede ai passaggi di ogni genere, per questo lo vedremo agire nel mese di agosto, mese degli dèi arcaici, come Portunus, signore delle porte e dei porti, Vertumnus, colui che fa volgere le stagioni e Volturnus, il dio dell'eterno volgere e mutare di ogni caso; sul piano materiale presiede alle strade, è il rector viarum, e quindi presiede anche al movimento delle greggi e ai lavori dei campi e più in generale alla circolazione della ricchezza: per tale motivo a lui "è riconosciuta la paternità del denaro, il cui nome latino, pecunia, conserva in modo trasparente la sua connessione con le mandrie". [...]
La capacità generatrice di Janus, insita nel fatto di essere il Primo degli dèi, è connessa alla sua identificazione con il Sole ed il fuoco da cui si origina la vita. Janus è il Sole come principio del Fuoco cosmico grazie al quale viene in essere la creazione, e questo si manifesta nel rito di accensione e spegnimento del fuoco di Vesta il primo giorno di marzo, quando si spegne il fuoco materiale simbolo di quello principiale che rimane eternamente perenne.
(da: "Il Tempo di Roma - gli dèi e le feste nel calendario di Roma" di Paolo Galiano e Massimo Vigna)


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