domenica 27 marzo 2022

Mozia, il lago sacro dei Fenici


Sicilia, Mozia, la vasca costruita dai Fenici
(Foto: La Sapienza, Roma/Spedizione a Mozia)
Sull'isola di Mozia, al largo della costa occidentale della Sicilia, vi è una grande vasca costruita dai Fenici più di 2500 anni fa, per lungo tempo ritenuta un porto interno artificiale o un bacino di carenaggio. In realtà si tratta della più grande piscina sacra conosciuta dell'antico Mediterraneo, come ha affermato l'archeologo Lorenzo Nigro, dell'Università La Sapienza di Roma.
La piscina sacra e tre vicini templi erano allineati con le posizioni di alcune stelle e costellazioni in giorni chiave dell'anno, quali i solstizi d'estate e d'inverno. Ciascuno dei corpi celesti era associato ad una particolare divinità. Di notte la superficie riflettente della piscina veniva utilizzata per fare osservazioni astronomiche. Le scoperte del puntatore di uno strumento di navigazione in un tempio e la statua, piuttosto consumata, di una divinità egizia associata all'astronomia rinvenuta in un angolo della piscina, supportano questa ipotesi.
Fu un archeologo che esplorò Mozia circa un secolo fa a descrivere per primo la grande piscina come un porto collegato al mare da un canale. Un porto simile era stato precedentemente scoperto a Cartagine, sulla costa dell'Africa del nord. Gli scavi ed i risultati della datazione al radiocarbonio di quanto rinvenuti, condotti a partire dal 2002 dal Professor Nigro, in collaborazione con la Soprintendenza di Trapani e con la Fondazione G. Whitaker di Palermo, hanno ribaltato questa ipotesi.
"La piscina non avrebbe potuto fungere da porto, poiché non era collegata al mare", ha affermato il Professor Nigro. Con la sua equipe l'archeologo ha prosciugato temporaneamente il bacino, dimostrando che quest'ultimo è, invece, alimentato da sorgenti naturali. Solo dopo che gli invasori greci conquistarono Mozia in una battaglia che ebbe termine nel 396 a.C., fu scavato un canale dalla piscina ad una vicina laguna.
I Fenici si stabilirono a Mozia tra l'800 ed il 750 a.C. La vasca sacra, compreso un piedistallo al centro che originariamente sosteneva una statua del dio fenicio Ba'al, venne costruita tra il 550 ed il 520 a.C. Due indizi suggeriscono che il piedistallo abbia sostenuto una statua di Ba'al. In primo luogo, dopo aver prosciugato lo specchio d'acqua, gli archeologi hanno trovato un blocco di pietra con i resti di un grande piede scolpito. Inoltre è stata rinvenuta un'iscrizione in una piccola fossa posta in un angolo della vasca sacra, una dedica a Ba'al.
Le divinità adorate dai Fenici a Mozia e altrove erano strettamente identificate con le divinità di altre società mediterranee. Ad esempio Ba'al era una controparte del semidio Ercole della mitologia greca. La capacità di includere nella religione di stato divinità di altre culture fu, con tutta probabilità, una delle chiavi del successo dei Fenici in tutto il Mediterraneo.
Gli scavi di Mozia indicano che i Fenici hanno creato una cultura diversa da quella della loro terra d'origine, interagendo per questo con le popolazioni autoctone. Ceramiche altri manufatti indicano che gruppi provenienti dalla Grecia, da Creta e da altre regioni del Mediterraneo si sono stabilite periodicamente su quest'isola a partire da 4000 anni fa. Oggetti in metallo ed altri ritrovamenti inerenti le fasi dello sviluppo di Mozia, mostrano influenze da tutti gli angoli del Mediterraneo.

Fonte:
sciencenews.org

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