domenica 24 aprile 2022

Gran Bretagna, sepolture misteriose e morti decapitati...

Gran Bretagna, la sepoltura di un uomo decapitato
(Foto: Rubicon Heritage)

Gli archeologi inglesi hanno scoperto, in Galles, i resti di quello che probabilmente era un  mercenario romano, sepolto con la sua spada unitamente allo scheletro di un altro individuo di sesso maschile vissuto in epoca romana. Quest'ultimo era stato decapitato e la sua testa era stata posta ai suoi piedi.
Sono in corso indagini su queste due distinte sepolture, come anche esami di altre sepolture presenti nel sito che è stato frequentato fin dall'età della pietra.
In un punto sono state rinvenute centinaia di sepolture appartenenti a due diversi periodi. Le persone vissute nel periodo altomedioevale (dal 4160 al 1169 d.C.) scelsero di seppellire i loro defunti all'interno di un tumulo utilizzato precedentemente dagli abitanti dell'Età del Bronzo (2500-800 a.C.). Direttore dello scavo e del progetto è il Dottor Mark Collard, archeologo e direttore del Rubicon Heritage, un'associazione archeologica con sede in Irlanda.
Il sito è stato scoperto negli anni '60 del secolo scorso, dopo il ritrovamento di resti di case tonde dell'Età del Ferro (800 a.C. - 43 d.C.) e dopo il rinvenimento della villa romana di Whitton Lodge, costruita su una fattoria risalente al periodo romano (43-410 d.C.). Tuttavia è stato solo di recente che, durante un'indagine archeologica preventiva alla costruzione di alcuni assi viari, gli archeologi si sono resi conto che il sito conservava una storia molto più antica e ricca.
La Rubicon Heritage ha scavato qui nel 2017 e per la maggior parte del 2018, rinvenendo strumenti in selce appartenenti a cacciatori-raccoglitori del Mesolitico o della Media Età della Pietra (dall'8000 al 4000 a.C.), a dimostrazione che qui le persone, durante il Mesolitico, si spostavano per cacciare animali quali l'uro (Bos Primigenius).
Durante il Neolitico (dal 4000 al 2500 a.C.) gli uomini che vivevano in questo luogo costruirono una sorta di struttura rituale ad uso della comunità, secondo quanto suggeriscono diverse grandi buche trovate dagli archeologi. Sono stati portati alla luce anche i resti di una persona sepolta in posizione accovacciata nelle vicinanze, che si pensa sia stata deposta in una sorta di rito propiziatorio. Sono stati trovati anche i resti di diverse case rotonde e sepolture a tumulo risalenti all'Età del Bronzo.
Nell'Età del Ferro la comunità umana è diventata più stabile, con la presenza di piccole case rotonde in legno con il tetto in paglia e terreni coltivati. Queste fattorie erano vicine tra loro e vi si svolgeva l'allevamento del bestiame e la lavorazione del grano. Si producevano anche strumenti in ferro, come i coltelli. In seguito le costruzioni in pietra sostituirono le capanne rotonde. Non si sa se queste costruzioni in pietra, a pianta rettangolare, fossero abitate dagli stessi proprietari o dalla stesse famiglie che prima vivevano nelle capanne rotonde. L'unica cosa certa è che quelle antiche popolazioni furono completamente assimilate all'interno dell'Imero Romano.
I ricercatori hanno in programma l'esame del Dna conservato nelle sepolture umane, in particolare quello che sarà possibile raccogliere dalle circa 450 sepolture trovate nel tumulo utilizzato dall'Età del Bronzo fino al periodo altomedioevale.
Un probabile mercenario, secondo gli archeologi, ha qui avuto una sepoltura piuttosto particolare. Si trova in mezzo ad un campo, vicino ad una villa romana che si affaccia sulla vallata e sul mare. Il defunto è stato deposto a faccia in giù, con una lunga spada di ferro, una spilla d'argento e stivali d'argento, all'interno di una bara chiusa con chiodi di ferro. Sia la spada che la spilla sono distintive di insegne militari romane risalenti alla fine del IV inizio V secolo d.C.
L'uomo era alto circa 1,75 metri ed aveva un'età, alla morte, di circa 20 anni. Non è chiaro come sia morto, ma i ricercatori pensano che possa aver sofferto di un'infezione all'orecchio che ha finito per diffondersi al cranio. Durante il periodo della presenza romana in terra britannica, i Romani assunsero dei mercenari per combattere gli invasori. E' possibile che quest'uomo, la cui spilla somiglia a quelle trovate in Europa continentale, fosse un mercenario romano, oppure un invasore che si era impadronito della villa romana. Si spera di acquisire maggiori informazioni dall'analisi genetica dei resti dell'uomo.
Anche l'altro uomo, quello decapitato, aveva circa vent'anni al momento della morte. Il suo teschio è stato rimosso e posto ai suoi piedi. I resti di legno e chiodi di ferro attestano che venne sepolto in una bara ricoperta da un sudario. Secondo uno studio del 2021, il 2-3% circa delle sepolture in siti romani presenta uomini decapitati, forse durante un'esecuzione

Fonte:
livescience.com


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