domenica 24 aprile 2022

Egitto, scoperto un laboratorio di ceramica ad Alessandria

Egitto, frammenti di statue in terracotta dal sito di
Alessandria (Foto: Ministero egiziano del Turismo e
delle Antichità)

In Egitto gli archeologi hanno scoperto un antico laboratorio di ceramiche contenente vasi, monete, figurine ed una "stanza rituale", il tutto risalente al periodo romano. Il sito si trova nella parte occidentale di Alessandria, a Tabba Matouh.
Il sito era utilizzato principalmente per la produzione di anfore, vasi a due anse con un collo più stretto del corpo principale, utilizzati per lo stoccaggio ed il trasporto di merci quali, ad esempio, il grano e l'olio.
Gli archeologi del Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano hanno anche scoperto, nello stesso luogo, una serie di edifici, tra i quali un laboratorio nel quale erano presenti una serie di forni, due dei quali scolpiti nella roccia ed uno in ottime condizioni di conservazione. In epoca bizantina (dal 330 al 1453 d.C.), molto tempo dopo che nel sito era cessata la produzione di ceramica, gli edifici vennero probabilmente utilizzati per la produzione di calce. Gli archeologi hanno riportato alla luce anche tombe, costituite da buche scavate nella roccia, il che porterebbe a pensare che in epoca medioevale il luogo sia stato utilizzato anche come necropoli. Una delle sepolture conteneva i resti di una donna incinta.
In un ripostiglio in loco gli archeologi hanno rinvenuto utensili da cucina e stoviglie. Diversi edifici in pietra sono stati utilizzati anche come residenze temporanee per i lavoratori. E' stata rinvenuta una stanza con una piattaforma elevata e resti di statue in terracotta: si pensa che fosse stata utilizzata a scopo rituale. Alcune delle statue recuperate rappresentano il dio Arpocrate, come era chiamato il dio Horus da bambino. In un'altra stanza erano presenti stufe e resti di anfore contenenti lische di pesce e si pensa che l'ambiente fosse deputato alla conservazione di derrate alimentari oppure per cuocere e vendere il cibo.
Il sito risale al primo periodo romano dell'Egitto, intorno al 30 a.C., dopo che Ottaviano ebbe sconfitto Antonio e Cleopatra. In seguito l'Egitto divenne una provincia romana, che fornì all'impero una notevole varietà di prodotti artigianali quali la ceramica.
Tra gli oggetti di dimensioni più piccole riportati alla luce dagli archeologi vi sono piccole statue, ossa di animali ed una serie di monete con l'effige di Cleopatra e di Alessandro Magno, unitamente ad un amuleto del dio egizio Bes, ad una corona di piume associata alla medesima divinità, che era preposta alla musica, all'allegria ed al parto. Sono emersi anche ami da pesca e l'ancora di un'imbarcazione.

Fonte:
livescience.com

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