sabato 14 maggio 2022

Città del Messico, scoperti i resti di un'abitazione azteca

Città del Messico, fossa di scavo dell'abitazione azteca
(Foto: INAH)

Nel centro di Città del Messico gli archeologi hanno scoperto le rovine di un'abitazione costruita 800 anni fa, durante l'era azteca. La scoperta è avvenuta durante i lavori di modernizzazione dell'area.
Si ritiene che l'abitazione, che si estende su 400 metri quadrati, risalga al periodo postclassico (dal 1200 al 1521) e sarebbe stata edificata al confine di due quartieri della città di Tenochtitlan, capitare dell'impero azteco. 
Gli archeologi hanno rinvenuto anche i resti di canali ed un molo, utilizzati nella coltivazione agricola con la tecnica chinampa, che prevedeva la coltivazione su piccole aree di terreno artificiale (talvolta indicate come giardini galleggianti) su fondali lacustri poco profondi.
Nella zona sono stati rinvenuti diversi manufatti aztechi risalenti al periodo in cui questa parte della città era una zona residenziale. Sotto gli spessi pavimenti dell'edificio azteco individuato, i ricercatori hanno trovato due vasi funerari contenenti i resti di neonati oltre a diverse sepolture associate ad un'offerta di incensieri, un filatoio e altri utensili collegati alla filatura. 
E' stata riportata alla luce anche una statua di pietra alta poco più di 60 centimetri, anch'essa di epoca tardo postclassica. Raffigura un uomo con indosso un perizoma che sembra raffigurato nell'atto di lanciare qualcosa. Gli archeologi ritengono che la statua sia incompiuta, poiché il corpo non è stato lucidato, e pensano che sia stata nascosta al momento dell'invasione spagnola, iniziata nel 1521.
Le indagini sui resti dell'abitazione hanno reso possibile individuare anche tracce di un laboratorio di selleria e ceramica, esistente sul sito in epoca coloniale. Durante il XIX secolo è possibile che parte di questo sito sia stata utilizzata come bagno pubblico, secondo le dichiarazioni dell'archeologa Alicia Bracamontes Cruz. Sono stati scoperti resti di questi bagni pubblici, comprese delle piastrelle che rivestivano i pavimenti ed un sistema di drenaggio. Probabilmente questi bagni erano piuttosto frequentati da personaggi facoltosi, così come descritto nelle cronache di José Maria Marroqui, medico e storico messicano dell'epoca.

Fonte:
livescience.com

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