sabato 24 febbraio 2024

Gran Bretagna, il ritorno di Mercurio...

Gran Bretagna, il reperto rinvenuto nel Kent
(Foto: National Trust Images/James Dobson)
Lo scavo di un sito medioevale a Samllhythe Place, nel Kent, in Gran Bretagna, un tempo utilizzato per le costruzioni navali, ha portato gli archeologi inglesi ad un livello stratigrafico inferiore nel quale hanno trovato le prove dell'esistenza di un precedente insediamento romano.
Nell'ambito della scoperta, tra i reperti provenienti da un insediamento romano attivo tra il I e il III secolo d.C. figura anche la testa di una statuina del dio Mercurio, realizzata in argilla da pipa, che gli esperti ritengono "incredibilmente rara". Un'argilla chiara, così chiama perché, dopo l'arrivo del tabacco, sarebbe stata utilizzata, grazie alla sua resistenza, per la realizzazione di pipe. In precedenza essa era impiegata nell'ambito della produzione di ceramiche resistenti e di statuette devozionali con centri di produzione nell'attuale Francia, da dove - con elevata probabilità - fu importata anche questa immagine tridimensionale della divinità romana.
Il cappello che reca in mano la statuina è un petaso, uno dei copricapi più diffusi nella Grecia antica, caratterizzato da falde larghe realizzate per proteggere soprattutto contadini e viaggiatori, dalla pioggia e dal sole. Mercurio, rapido viaggiatore e messaggero degli dei, ne indossava uno con dotazione divina: le ali.
Le statuine realizzate con argilla da pipa erano realizzate con argille locali della Gallia centrale (l'odierna Francia) e della regione del Reno-Mosella e venivano importate, tuttavia la maggior parte delle figurine trovate in Gran Bretagna rappresentano divinità femminili, la maggior parte delle quali rappresentano Venere.
La statuetta completa raffigurava, con tutta probabilità Mercurio in piedi, drappeggiato con una clamide (un corto mantello), o nudo, con in mano un caduceo (un bastone con due serpenti intrecciati). In Gran Bretagna si conoscono poche teste in argilla da pipa, alcune delle quali potrebbero essere state offerte votive. Reperti come quello rinvenuto a Samllhythe forniscono una visione estremamente preziosa delle credenze e delle pratiche religiose delle popolazioni culturalmente miste delle province romane.
Smallhythe si trovava su un ramo dell'estuario del Rother e nel XV secolo era un attivo porto di costruzione navale, prima dell'insabbiamento e del prosciugamento delle paludi di Romney. Le banchine e i magazzini della piccola Hythe furono distrutti in un incendio nel 1514 e non furono mai ricostruiti. L'area di Smallhythe si trovava ancora sulla costa, in epoca romana. A quel tempo (dal I al III secolo d.C.) esistevano già un importante porto da cui presumibilmente venivano spediti legname e ferro verso il continente, e un piccolo insediamento, in cui sono stati trovati mattoni romani e la statuetta di terracotta di Mercurio.

Fonte:
stilearte.it

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