sabato 16 marzo 2024

Turchia, la tavoletta in cuneiforme che richiama antiche guerre civili

Turchia, la tavoletta in lingua cuneiforme, sia hittita che
hurrita (Foto: Kimiyoshi Matsumura, Istituto giapponese
di archeologia anatolica)
Una tavoletta di argilla di 3300 anni fa, proveniente dalla Turchia centrale, descrive una catastrofica invasione straniera dell'impero hittita. L'invasione ebbe luogo durante una guerra civile, apparentemente motivata dal tentativo di aiutare una delle fazioni in guerra, almeno questo risulterebbe dalla recente traduzione del testo iscritto sia in lingua hittita che hurrita
La tavoletta, grande quanto il palmo di una mano, è stata rinvenuta nel maggio 2023 da Kimiyoshi Matsumura, archeologo dell'Istituto giapponese di archeologia anatolica, tra le rovine della città hittita di Buklukale, che si trova a circa 60 chilometri dalla capitale turca Ankara. Gli archeologi ritengono che Buklukale fosse un'importante città hittita, la nuova scoperta aggiunge che fosse anche una residenza reale, alla pari - forse - della residenza reale che si trovava nella capitale del regno hittita Hattusha.
Secondo la traduzione di Mark Weeden, professore associato di antiche lingue mediorientali presso l'University College di Londra, le prime sei righe di testo cuneiforme sulla tavoletta riportano, in lingua hittita, che "quattro città, inclusa la capitale Hattusha, sono nel disastro", mentre i restanti 64 versi sono una preghiera in lingua hittita per favorire la vittoria. Gli hittiti usavano la lingua hurrita per le cerimonie religiose, ha detto Matsumura, e sembra che la tavoletta sia la registrazione di un rituale sacro eseguito dal re hittita.
Gli archeologi ritengono che i primi regni hittiti siano comparsi nell'Anatolia centrale - attuale Turchia - intorno al 2100 a.C. e che gli hittiti assursero a grande potenza regionale nel 1450 a.C. Sia la Bibbia che le fonti egizie riportano la presenza di questo importante regno. Gli antichi Egizi si scontrarono con gli hittiti nella battaglia di Kadesh (1274 a.C.), un'antica città vicino all'odierna Homs, in Siria.
Matsumura ed i suoi colleghi stanno scavando le rovine di Buklukale da 15 anni. Finora erano state rinvenute solo tavolette di argilla in frammenti, ma quella rinvenuta di recente è quasi intatta. Inizialmente l'hurrita era una lingua parlata dai Mitanni, che occupavano la regione ed il cui regno, alla fine, divenne uno stato vassallo degli hittiti. 
La tavoletta reca una preghiera indirizzata a Teshub, nome hurrita del dio della tempesta, divinità principale sia del pantheon hittita che di quello hurrita. Nella preghiera si loda il dio ed i suoi antenati divini e si menzionano ripetutamente i problemi di comunicazione tra gli dei e gli esseri umani. Il testo, poi, elenca diversi individui che sembrano essere stati re nemici e si conclude con la richiesta di un consiglio divino.
L'impero hittita scomparve dalla storia all'inizio del XII secolo a.C., durante l'Età del Bronzo, in un periodo nel quale molte civiltà mediterranee furono scosse da disordini. Le ragioni del collasso di questa potente civiltà non sono note, ma potrebbero essere collegate a carestie causate dai cambiamenti climatici.
Matsumaura ha affermato che la tavoletta, rinvenuta e tradotta di recente, risale al regno del re hittita Tudhaliya II, tra il 1380 ed il 1370 circa a.C., quasi duecento anni prima del crollo della civiltà hittita. Sembra che il testo sia stato redatto in un periodo di guerra civile, durante il quale il regno hittita subì diverse invasioni da altrettante direzioni contemporaneamente e molte città vennero distrutte.

Fonte:
livescience.com


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