sabato 6 luglio 2024

Ostia Antica, eccezionali scoperte nell'Area Sacra

Ostia, oggetto in legno dalla forma a calice o imbuto
(Foto: parcoarcheologicostiantica.it)

Gli scavi nell'Area Sacra di Ostia Antica (Roma), hanno fatto emergere nuovi frammenti archeologici di oggetti utilizzati nella vita imperiale e legati ai rituali del culto.
La scoperta, dopo il recupero di due frammenti dei Fasti Ostienses venuti alla luce l'anno scorso, è avvenuta nel corso di un recente intervento finalizzato alla risistemazione generale dell'area per la sua prossima riapertura al pubblico con il restauro dei templi e il ripristino delle canalizzazioni che garantivano lo smaltimento delle acque meteoriche.
Durante lo svuotamento di un pozzo, posto davanti alla scalinata del tempio di Ercole, profondo circa 3 metri e ancora pieno d'acqua, è emersa una cospicua quantità di reperti databili in gran parte tra la fine del I e il II secolo d.C., molto ben conservati in quanto immersi in un fango povero d'ossigeno. Si tratta di ceramiche di varia tipologia, anche miniaturistiche; lucerne, di frammenti di contenitori in vetro, lacerti di marmo, ossa animali combuste e noccioli di pesca, sicuramente utilizzati in specifici rituali sacri all'interno dell'area archeologica.
Il ritrovamento di ossa combuste conferma in primo luogo lo svolgimento, nel santuario, di sacrifici animali (certamente maiali e bovini), mentre le ceramiche comuni, anch'esse recanti tracce di fuoco, indicano che la carne veniva cotta e consumata durante i banchetti in onore della divinità. I resti di uno o più pasti rituali furono gettati nel pozzo, gli ultimi verosimilmente quando se ne era ormai dismessa la funzione.
Tra i reperti più significativi rinvenuti c'è un oggetto in legno lavorato, a forma di imbuto o di calice, non comune e incredibilmente moderno, la cui funzione è ancora da chiarire. Oltre al calice-imbuto decorato con una serie di leggere incisioni e cerchi concentrici all'interno (in prossimità del foro che lo attraversa), sono stati recuperati altri reperti dotati di modanature "a incastro" e costolature esterne, che fanno pensare a innesti reciproci e che sono complessivamente riferibili a un elemento cilindrico vagamente simile a un turibolo.
I nuovi reperti sono stati rinvenuti nell'Area Sacra, importante santuario ostiense sorto a partire dal III secolo a.C. nei pressi della sorgente chiamata Aqua Salvia, lungo l'antico tracciato della cosiddetta Via della Foce. All'interno del complesso, dominato dalla mole del tempio di Ercole e occupato da due altri edifici di culto minori come il tempio di Tetrastilo (o di Esculapio) e quello dell'Ara Rotonda, i sacerdoti predicevano l'esito delle spedizioni militari ai generali in procinto di partire per le campagne militari. Si trattava, dunque, di un culto oracolare.

Fonte:
parcoarcheologicostiantica.it




Agrigento, nuove scoperte nell'ipogeo di Bonamorone

Agrigento, il tunnel del IV-V secolo a.C.
(Foto: archeomedia.net)

Il Gruppo Speleologico Dauno sta conducendo complessi sopralluoghi e ricerche storico-scientifiche sull'ipogeo di Bonamorone, un'opera idraulica risalente al IV-V secolo a.C. situata nel comune di Agrigento, che alimenta l'omonima fontana. L'antichissimo acquedotto si estende per circa un chilometro di gallerie, per poi collegarsi ad altri complessi ipogei presenti nello stesso territorio.
Gli speleologi stanno documentando fotograficamente l'ipogeo e stanno raccogliendo anche calchi delle tracce lasciate dagli utensili utilizzati per lo scavo. Questi calchi verranno poi confrontati con quelli di altri ipogei per verificare se gli stessi utensili siano stati impiegati in altre opere e quali siano state le tecniche di scavo adottate. Durante questi sopralluoghi, con grande sorpresa degli speleologi, sono state trovate varie incisioni realizzate in tempi più recenti, probabilmente da persone che si occupavano della manutenzione dell'ipogeo.
Tra le incisioni si distingue una croce incisa nel 1700. Sono state scoperte anche altre incisioni, scritte e disegni vari, alcuni dei quali risalenti al 1400 o al 1100, ancora da documentare. Molti erano coperti da una sottile patina di calcare ma tuttavia leggibili.

Fonte
stilearte.it


Aversa, trovati antichi affreschi nel complesso di Sant'Antonio al Seggio

Aversa, gli affreschi di Sant'Antonio al Seggio
(Foto: archeomedia.net)

Nella chiesa di Sant'Antonio ad Aversa sono emersi affreschi interessantissimi durante i lavori di restauro nel chiostro del complesso conventuale di Sant'Antonio al Seggio. Alcuni saggi hanno permesso di stabilire l'esistenza di un ciclo decorativo che poi fu coperta da una consistente imbiancatura. Da questi saggi è emersa parte di un'ampia decorazione a fogliami, all'interno della quale sono posizionate immagini di sante e santi dell'rodine francescano.
Tra questi ultimi compare il volto di una suora, con l'abito delle clarisse, forse Santa Chiara, riconoscibile dal libro della Regola che la santa stringe sul cuore e una figura di frate giovane la cui mano destra presenta il segno delle stimmate, che fa pensare a San Francesco.
Le fonti attestano che il complesso conventuale di Sant'Antonio al Seggio è uno dei più antichi insediamenti francescani della Campania, e la chiesa è la più antica tra quelle dedicate al santo di Padova, dal momento che alcune fonti documentarie - come il Codice di San Biagio - la riportano fin dal 1232, anno della canonizzazione del santo, morto nel 1231. Il convento fu fondato nel XIII secolo, contemporaneamente all'arrivo dei francescani in città, probabilmente favorito dal vescovo diocesano Giovanni Lamberto, che fu amico di San Francesco. Ampliato e arricchito in varie fasi, in seguito ai terremoti del XV e XVII secolo fu restaurato e adattato secondo le esigenze del tempo, sempre conservando le originarie strutture gotiche, come nel chiostro trecentesco che conserva le arcate e le volte ogivali.

Fonte:
archeomedia.net

Ostia Antica, eccezionali scoperte nell'Area Sacra

Ostia, oggetto in legno dalla forma a calice o imbuto (Foto: parcoarcheologicostiantica.it) Gli scavi nell' Area Sacra di Ostia Antica ...