domenica 11 ottobre 2009

Soldi e guai


Ciò che possediamo dell'Antica Roma potrebbe riscrivere parte della storia, indicando l'esatto andamento demografico delle popolazioni nei periodi di battaglie e carestie.
Alcuni studiosi dell'Università del Connecticut hanno messo a punto un modello matematico che mette in relazione la distribuzione temporale delle monete "nascoste" con l'intensità delle guerre. Durante queste ultime, infatti, tesori e soldi venivano sepolti e la popolazione, prevalentemente, incontrava momenti di decremento.
Da una prima applicazione del modello è emerso che la popolazione italiana del primo secolo a.C. sarebbe diminuita drasticamente, contrariamente a quello che si è sempre ritenuto sinora, cioè che il numero degli abitanti sarebbero, invece, raddoppiata.
I ricercatori hanno calcolato il tasso di crescita della popolazione come funzione lineare dell'intensità dei disordini civili, misurati con il numero di sacchi di monete ritrovate. Si sono presi in considerazione i dati relativi al periodo che ha preceduto il 100 a.C., quando la popolazione viveva in un periodo sostanzialmente tranquillo. La maggior parte dei cumuli di monete rinvenuti coincidono con i periodi di guerre e disordini civili, come nel caso della Seconda Guerra Punica contro Annibale (219-201 a.C.). Quindi dalle piccole tragedie quotidiane e personale è possibile risalire alle grandi tragedie collettive.

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