domenica 11 ottobre 2009

Una grande area sepolcrale


Su Stonehenge sono state azzardate numerose ipotesi, nel corso degli anni: da osservatorio astronomico, a luogo sacro dove si svolgevano rituali cruenti; da orologio solare a pista di atterraggio per astronavi spaziali.
Forse, però, ora l'enigma è stato risolto, grazie a 25 pietre azzurre che sgombrano il terreno da ogni ipotesi fantastica, restituendo al complesso un utilizzo più concreto e terreno, quello di un vasto luogo di sepoltura.
Il cerchio di sassi chiamato Bluestonehenge, dal colore delle 25 pietre che lo componevano, rimosse dal luogo in cui si trovavano, si trova ad un chilometro e mezzo da Stonehenge, il gemello più grande.
"Durante l'età del neolitico ci si muoveva lungo i corsi d'acqua ed è più che mai probabile che, in questo luogo, arrivassero da tutte le zone toccate dal fiume per seppellire i defunti. Insomma è ormai più che un'ipotesi che il tratto Bluestonehenge-Stonehenge fosse utilizzato come percorso funebre, con Stonehenge come meta finale", ha spiegato Mike Parker Pearson, dell'Università di Sheffield. "E' possibile - ha proseguito l'archeologo - che il cerchio di pietre blu fosse utilizzato per il rito della cremazione. Comunque sia a confermare che tutta l'area di Stonehenge, durante l'età della pietra, fosse eletta a regno dei morti per eccellenza è l'assoluta assenza nel sottosuolo di resti di oggetti, ossa di animali, cibo o strumenti d'uso comune".

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