lunedì 9 novembre 2009

La perduta città di Terina


Gli archeologi moderni avevano già avuto sentore che esistesse una necropoli all'estremità settentrionale del Piano di Tirena, presso il comune di Nocera Terinese. Sul territorio sono state effettuate delle verifiche e nei giorni scorsi è stata finalmente portata alla luce la suddetta necropoli.
L'enorme necropoli è stata scoperta ai margini dell'autostrada nel corso dei lavori di ammodernamento del tratto Salerno-Reggio Calabria. Non si sa quante tombe contenga, la necropoli. Le sepolture sono poste una vicino all'altra, molte sono aperte, altre ancora chiuse. All'interno della necropoli sono presenti sentieri, percorsi, scalinate ed il monumento centrale. Altre tombe sono presenti nell'area limitrofa alla necropoli.
Il Piano di Tirena, a qualche centinaia di metri dal mare e delimitato dai fiumi Grande e Savuto, è considerato dagli studiosi come il sito che accoglieva la famosa colonia greca di Terina. L'ipotesi dell'esistenza della necropoli fu avanzata il 30 novembre 2008, quando venne scoperta una tomba che ospitava uno scheletro senza testa, presumibilmente di un guerriero decapitato ed un cinturione di circa un metro, molto prezioso.
La colonia di Tirena fu fondata nel VI secolo a.C. dai Crotonati e tra il V ed il IV finì sotto il dominio dei Siracusani finchè, nel III secolo, fu conquistata dai Bruzi. Nel 272 a.C. Tirena fu conquistata dai Romani e nel 203 a.C. venne distrutta da Annibale.

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