martedì 29 dicembre 2009

Alberi...biblici


Quando un piccolo seme di quercia iniziò a svilupparsi e crescere, in California, erano "appena" 13.000 anni fa. Da allora ha continuano, seppure sotto forma di clone, a vivere fino ad oggi.
Dieci anni fa Mitch Provance si interessò ad un gruppo di alberi di quercia che non si trovavano in un ambiente a loro consono (una quota più alta del solito) e poi erano simili gli uni agli altri. Quest'ultima caratteristica fece pensare a Provance che potesse trattarsi di cloni ed iniziò a studiarle più da vicino. Per datare la prima pianta cresciuta in quel luogo, i ricercatori sono risaliti a cicli di vita che quella macchia ha avuto. Li hanno contati, considerando che ciascuno è di 40-50 anni e che per incendi o per altri motivi terminano la loro vita rinascendo all'interno della macchia stessa per poi allargarsi. In questo modo sono riusciti a determinare l'età della pianta-origine: tredicimila anni.
Vi sono dei ricercatori che hanno dubbi sul metodo utilizzato per pervenire a questa datazione. Fino ad oggi la più antica pianta conosciuta era una conifera scoperta al confine tra la Svezia e la Norvegia, che risalirebbe a 9000 anni fa. A questa pianta segue "Matusalemme", un pino Bristlecone, che vive vicino Las Vegas, di "appena" 5000 anni. Altri alberi di una certa età vivono in Iran, tra i quali un esemplare di cipresso di 4000 anni. Un altro cipresso di 3600 anni vive in Cile.
In Italia il Corpo Forestale dello Stato ha individuato l'albero più antico della nostra penisola: l'oleastro di San Baltolu di Luras, in provincia di Sassari, con i suoi 3000 anni di età. Questo bell'esemplare di Olea europaea oleaster (olivo selvatico) ha 15 metri di altezza ed 11 di circonferenza.

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