mercoledì 16 dicembre 2009

I nonni degli scacchi

Attualmente il più antico gioco da tavolo, datato 3500 a.C., è il senet egiziano, che viene menzionato nel Libro dei Morti. Si credeva che i vincitori fossero protetti da potenti déi, Ra, Thoth ed Osiride.
Il senet si giocava su una plancia di trenta caselle, mentre, sul retro, una seconda plancia di venti caselle veniva utilizzata per un altro gioco chiamato tjau, del quale non si conoscono con certezza le regole del gioco.
Quattro set per giocare a senet sono stati scoperti nella tomba di Tutankhamon, ricavati dall'avorio lavorato a mano nel 1333 a.C..
Rivale del senet sono gli scacchi dell'isola scozzese di Lewis, costituiti da 78 pezzi di origini nordiche scolpiti nell'avorio di tricheco e nell'osso di balena. Questi scacchi risalgono al XII secolo d.C. e, forse, sono gli unici esempi ad oggi esistenti di scacchi medioevali. Alcuni studiosi ritengono, però, che quelli dell'isola di Lewis non siano dei veri e propri scacchi. Secondo una recente ricerca i pezzi avrebbero potuto essere utilizzati per il Hnefatafl, un gioco medioevale di guerra molto praticato in Scandinavia e molto simile agli scacchi, sebbene giocato su una plancia più grande e con più pezzi (8 re, 8 regine, 16 vescovi, 15 cavalieri, 12 torri e 19 pedoni).
E' probabile che gli scacchi di Lewis siano stati persi od abbandonati da qualche mercante nordico. Attualmente 67 pezzi sono conservati al British Museum, mentre gli altri 11 si trovano al Royal Museum of Scotland.

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