venerdì 25 dicembre 2009

Una città misteriosa in Giordania

Khirbet ez-Zeiraqoun (o Khirbet ez-Zeraqon) era una città fortificata che occupava 25 ettari di territorio in Giordania. Venne popolata durante l'Età del Bronzo III (2700-2300 a.C.) ed aveva un'importanza notevole, dovuta anche alla sua posizione strategica.
La città era protetta da una cinta muraria di cinque metri di spessore, con torri sporgenti di 17 metri di altezza. Solo il lato est era stato lasciato scoperto, poichè un ripido pendio a valle impediva a qualunque nemico di avvicinarsi.
Una fitta rete di tunnel sotterranei, poi, raccoglieva l'acqua convogliandola in cisterne. Erano profondi anche 100 metri e vi sono stati trovati tre ingressi ed una scala. Come gli antichi siano stati in grado di costruirli senza che crollasse loro sulla testa la roccia soprastante, è tuttora un mistero.
Un altro mistero è costituito dal significato di 130 glifi, la metà dei quali ritrovati nella regione. Sebbene si conoscesse, all'epoca in cui fu costruita Khirbe ez-Zeiraqoun, la scrittura in Mesopotamia, Siria ed Egitto, finora non si era mai trovata una testimonianza di scrittura in Giordania. I glifi mostrano schemi, rituali e scene artistiche. Sicuramente alcuni manufatti erano stati importati, ma altri potrebbero, invece, essere di produzione locale. Un edificio scavato nell'antica città, in particolare, sembra essere stato un palazzo oppure un centro amministrativo. Non è molto imponente, si tratta di un vestibolo con stanze rettangolari disposte ai suoi lati.
Dal punto di vista governativo, gli studiosi ritengono che la città avesse un governo centrale che controllava anche gli insediamenti vicini. Non si sa ancora che tipo di religione fosse praticata dagli abitanti dell'antica città. Rimangono solo i resti di templi e le documentazioni testuali dalla Mesopotamia e dalla Siria. Il complesso di templi è stato ritrovato nella parte più elevata della città, con strutture rettilinee ed altari circolari raggruppati insieme. Forse la divinità principale era un dio lunare molto simile a Sin ed un dio solare, divinità entrambe ben attestate in Mesopotamia.
Verso il 2300 a.C., tutte le costruzioni principali erano già fuori uso e l'area della città era occupata solamente da uno stanziamento stagionale. Fu, questo, il periodo in cui anche il potere centrale in Egitto entrò in forte crisi, aprendo la via al primo periodo intermedio. A nord di Khirbet ez-Zeiraqoun, inoltre, la città di Ebla venne distrutta da Sargon di Akkad, il cui impero era in forte espansione verso est. Nel lontano Oriente, la civiltà dell'Indo era anch'essa in forte declino: la popolazione di Harappa si dimezzò e Mohenjo-daro venne abbandonata. Gli studiosi ritengono che la spiegazione più credibile sia un cambiamento climatico che abbia portato ad un aumento della superficie desertificata, soprattutto in Mesopotamia. Khirbet ez-Zeiraqoun non venne più ripopolata, almeno non in modo permanente.

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