sabato 26 dicembre 2009

Scoperte all'interno dell'Abbazia di San Pietro a Modena


Nuovi resti dal monastero modenese di San Pietro. Nel cortile della spezieria del Cenobio Benedettino sono stati ritrovati, pressocchè intatti, la fontana monumentale del XVI secolo, che giaceva sotto uno strato di macerie, e parti delle fortificazioni edificate nell'anno Mille e delle antiche strutture dell'abbazia del 1200.
Gli scavi archeologici, finanziati da Don Paolo Malavasi, parroco di San Pietro, avevano come fine di controllare la consistenza dei depositi archeologici e di verificare la condizione di conservazione della fontana cinquecentesca, situtata al centro del cortile e smantellata nel XIX secolo.
Le indagini hanno anche rilevato l'esistenza di nuove ed importanti testimonianze di un'antica fase di costruzione dell'Abbazia di San Pietro e delle fortificazioni medioevali della città. Il ritrovamento più importante è un massiccio muro di 1,5 metri di ampiezza e 2 metri di profondità, edificato riutilizzando mattoni di età romana. E' probabile che rappresenti un tratto delle fortificazioni dell'anno Mille, che si ricordano in un diploma del 1062, dove l'Imperatore Corrado II il Salico permetteva al vescovo di Modena di ampliare le mura cittadine. Appartengono a queste fortificazioni anche le recenti scoperte in piazzale San Francesco, dove è emerso un ampio tratto di mura.
Quando la città si espanse oltre le fortificazioni cittadine, vennero ricostruiti anche la chiesa ed il cenobio benedettino di San Pietro, impiegando le antiche fortificazioni come fondamenta. In corrispondenza delle strutture difensive, nel cortile della spezieria, è riemerso un ampio edificio con pavimentazione in coccio pesto, costtituito da grossi pilastri e riferibile al refettorio oppure alla Chiesa di San Pietro nella sua ricostruzione del 1200. Questo edificio fu abbattuto verso la fine del XV secolo, quando fu progettata la costruzione dell'attuale edificio sacro.

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