Celebrare il nuovo anno ad Al Ferid, la più solitaria tra le tombe nabatee, deve essere veramente suggestivo. Si può, innanzitutto, visitare una necropoli - formata da tombe con facciate enormi, ornate di portali recanti sculture di aquile, sfingi e serpenti, da merlature in stile assiro e da gradini che salgono al cielo - senza incontrare un solo turista. Questa necropoli non è che uno dei tesori di Hegra, la città gemella di Petra, situata nel nord dell'Arabia Saudita, un luogo non ancora scoperto dal turismo di massa. Appena un migliaio sono i visitatori che visitano questo splendido luogo in cui il tempo sembra essersi fermato e dove è possibile visitare la necropoli rupestre di Dedan (VI secolo a.C.) citata nell'Antico Testamento.
L'antica Hegra (oggi Mada'in Saleh, la città del profeta Saleh) era, insieme a Petra, il più importante centro sulla via carovaniera che collegava il regno della regina di Saba (l'attuale Yemen) al Mediterraneo: la rotta che attraversava l'intera penisola arabica per commerciare incenso, mirra e merci provenienti dall'India. La fondarono i nabatei, popolazione nomade di origine semita e provenienti dall'Arabia meridionale, gli stessi che "crearono" Petra. La necropoli di Hegra fu letteralmente scolpita nella morbida pietra arenaria giallastra: 133 tombe, per la maggior parte decorate da maestosi ingressi colonnati con tanto di frontoni e capitelli, di chiara influenza ellenistica. Alcune furono realizzate tagliando fette di montagne. Al loro interno restano solo le nicchie e i loculi in cui venivano deposti i defunti.
Le tombe risalgono al I secolo dopo Cristo. Più a nord, vicino alla cittadina di Tabuk, al confine con la Giordania si trova il più spettacolare deserto saudita. La Hisma Valley, la prosecuzione geografica e paesaggistica del giordano Wadi Rum, dove una decina di famiglie di beduini vive ancora allevando cammelli.
L'antica Hegra (oggi Mada'in Saleh, la città del profeta Saleh) era, insieme a Petra, il più importante centro sulla via carovaniera che collegava il regno della regina di Saba (l'attuale Yemen) al Mediterraneo: la rotta che attraversava l'intera penisola arabica per commerciare incenso, mirra e merci provenienti dall'India. La fondarono i nabatei, popolazione nomade di origine semita e provenienti dall'Arabia meridionale, gli stessi che "crearono" Petra. La necropoli di Hegra fu letteralmente scolpita nella morbida pietra arenaria giallastra: 133 tombe, per la maggior parte decorate da maestosi ingressi colonnati con tanto di frontoni e capitelli, di chiara influenza ellenistica. Alcune furono realizzate tagliando fette di montagne. Al loro interno restano solo le nicchie e i loculi in cui venivano deposti i defunti.
Le tombe risalgono al I secolo dopo Cristo. Più a nord, vicino alla cittadina di Tabuk, al confine con la Giordania si trova il più spettacolare deserto saudita. La Hisma Valley, la prosecuzione geografica e paesaggistica del giordano Wadi Rum, dove una decina di famiglie di beduini vive ancora allevando cammelli.
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