Al Museo Civico "Federico Eusebio" di Alba è appena rientrato un prezioso nastro d'oro appartenente ad una sepoltura romana e questo è stato il "pretesto" per proporre un approfondimento sugli ornamenti femminili che sono stati ritrovati nelle necropoli del Cuneese.
Il nastro d'oro è stato, finora, custodito nei depositi della Soprintendenza. Fu creato per impreziosire l'acconciatura di una matrona romana. Nell'allestimento sarà affiancato da altri monili ugualmente preziosi, provenienti dalle necropoli del territorio.
I monili preziosi marcavano la distinzione sociale e il ruolo rivestito nelle comunità preistoriche. Sono state rinvenute otto armille in bronzo provenienti da una sepoltura femminile della necropoli dell'Età del Bronzo (metà XV-XII secolo a.C.) di Corso Piave ad Alba, rotte intenzionalmente durante il rito funebre.
Il gusto dei Romani per gli ornamenti preziosi, invece, è ben rappresentato da materiali albesi provenienti da due corredi delle sepolture della Pieve di Santa Maria di Beinette (I secolo a.C. - I secolo d.C.), quali, per esempio, le armille d'argento utilizzate per accompagnare nell'ultimo viaggio una bambina, rinvenute identiche a Cuneo e a Carrà.
Gli ultimi scavi della necropoli longobarda di Sant'Albano Stura (VII-VIII secolo d.C.), scoperta durante i lavori per la realizzazione del tratto autostradale Asti-Cuneo) hanno, poi, restituito ricche parures femminili, orecchini in oro e gioielli in pasta vitrea.
La mostra, temporanea, resterà visibile al pubblico fino a dicembre 2011.
Il nastro d'oro è stato, finora, custodito nei depositi della Soprintendenza. Fu creato per impreziosire l'acconciatura di una matrona romana. Nell'allestimento sarà affiancato da altri monili ugualmente preziosi, provenienti dalle necropoli del territorio.
I monili preziosi marcavano la distinzione sociale e il ruolo rivestito nelle comunità preistoriche. Sono state rinvenute otto armille in bronzo provenienti da una sepoltura femminile della necropoli dell'Età del Bronzo (metà XV-XII secolo a.C.) di Corso Piave ad Alba, rotte intenzionalmente durante il rito funebre.
Il gusto dei Romani per gli ornamenti preziosi, invece, è ben rappresentato da materiali albesi provenienti da due corredi delle sepolture della Pieve di Santa Maria di Beinette (I secolo a.C. - I secolo d.C.), quali, per esempio, le armille d'argento utilizzate per accompagnare nell'ultimo viaggio una bambina, rinvenute identiche a Cuneo e a Carrà.
Gli ultimi scavi della necropoli longobarda di Sant'Albano Stura (VII-VIII secolo d.C.), scoperta durante i lavori per la realizzazione del tratto autostradale Asti-Cuneo) hanno, poi, restituito ricche parures femminili, orecchini in oro e gioielli in pasta vitrea.
La mostra, temporanea, resterà visibile al pubblico fino a dicembre 2011.
Ornamenta femminili ad Alba e nel Cuneese in età antica
Alba, Museo Civico Archeologico e di Scienze Naturali "Federico Eusebio"
Fino al 31.12.2011
martedì-venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.00
sabato, domenica e festivi dalle ore 10.30 alle ore 17.30
Tel.: 0173.292473
e-mail: info@eusebio-online.it
Alba, Museo Civico Archeologico e di Scienze Naturali "Federico Eusebio"
Fino al 31.12.2011
martedì-venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.00
sabato, domenica e festivi dalle ore 10.30 alle ore 17.30
Tel.: 0173.292473
e-mail: info@eusebio-online.it
Nessun commento:
Posta un commento