Recenti scoperte archeologiche effettuate nel sud e nel nord dell'Indonesia, hanno rivelato come viveva la popolazione prima e dopo la disastrosa eruzione vulcanica del Toba, avvenuta 74.000 anni fa. Un team di ricerca multidisciplinare, guidato dall'Università di Oxford in collaborazione con le istituzioni indiane, ha scoperto quella che viene definita una nuova Pompei, tra le ceneri del Toba.
Il progetto ha avuto una durata di sette anni ed ha preso in considerazione l'ambiente in cui sono vissuti gli esseri umani, i loro attrezzi in pietra ma anche le piante e le ossa degli animali. Queste ricerche hanno permesso di stabilire che gli uomini erano già presenti in Indonesia 74.000 anni fa, 15.000 anni prima di quanto si era pensato finora. Molte forme di vita sono riuscite a sopravvivere alla devastante eruzione del Toba.
Secondo i ricercatori, inoltre, gli uomini che modellarono gli attrezzi in pietra finora ritrovati appartenevano alla specie dell'Homo Sapiens. A tutt'oggi non sono stati ancora ritrovati resti umani, ma gli scienziati non disperano in future rivelazioni. Nel frattempo, nel complesso di grotte di Billasurgam, gli studiosi hanno scoperto ossa di animali (bovini selvatici, carnivori, scimmie) risalenti a 100.000 anni fa.
Attualmente il lago generato dallo sprofondamento dell'antica caldera vulcanica, è lungo 100 chilometri e largo 30. L'eruzione più catastrofica del vulcano, che viene comunemente fatta risalire a 70-80.000 anni fa, scagliò in aria 2-3000 chilometri cubici di roccia, 800 dei quali sotto forma di cenere che si depositò su tutta l'Asia meridionale in uno strato spesso 15 centimetri con zone in India e Malesia che vennero sepolte da ben 6-9 metri di cenere. L'eruzione causò un drastico calo delle temperature su tutto il pianeta.
Il progetto ha avuto una durata di sette anni ed ha preso in considerazione l'ambiente in cui sono vissuti gli esseri umani, i loro attrezzi in pietra ma anche le piante e le ossa degli animali. Queste ricerche hanno permesso di stabilire che gli uomini erano già presenti in Indonesia 74.000 anni fa, 15.000 anni prima di quanto si era pensato finora. Molte forme di vita sono riuscite a sopravvivere alla devastante eruzione del Toba.
Secondo i ricercatori, inoltre, gli uomini che modellarono gli attrezzi in pietra finora ritrovati appartenevano alla specie dell'Homo Sapiens. A tutt'oggi non sono stati ancora ritrovati resti umani, ma gli scienziati non disperano in future rivelazioni. Nel frattempo, nel complesso di grotte di Billasurgam, gli studiosi hanno scoperto ossa di animali (bovini selvatici, carnivori, scimmie) risalenti a 100.000 anni fa.
Attualmente il lago generato dallo sprofondamento dell'antica caldera vulcanica, è lungo 100 chilometri e largo 30. L'eruzione più catastrofica del vulcano, che viene comunemente fatta risalire a 70-80.000 anni fa, scagliò in aria 2-3000 chilometri cubici di roccia, 800 dei quali sotto forma di cenere che si depositò su tutta l'Asia meridionale in uno strato spesso 15 centimetri con zone in India e Malesia che vennero sepolte da ben 6-9 metri di cenere. L'eruzione causò un drastico calo delle temperature su tutto il pianeta.
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