Ricostruzione dei volti dell'uomo e della donna i cui scheletri sono stati ritrovati a Stirling Castle |
La scoperta dei resti di un'aristocratica scozzese uccisa in battaglia durante le guerre di indipendenza, potrebbe riscrivere i libri di storia.
Lo scheletro della donna era insieme a quelli di altri cinque individui di condizione sociale elevata, tutti morti di morte violenta, sono stati ritrovati al di sotto del pavimento della cappella reale del castello di Stirling.
La donna, chiamata semplicemente "scheletro 539" doveva essere di costituzione fisica robusta. Gli archeologi pensano che abbia fatto parte del personale di corte, ma l'analisi dei patologi forensi ha stabilito che morì di morte estremamente violenta durante uno dei tanti conflitti che costellarono le Guerre di Indipendenza. La donna potrebbe essere stata tra coloro che resistettero vittoriosamente con Robert Bruce nella storica battaglia di Bannockburn del 1314; oppure potrebbe essere stata partecipe del trionfo di William Wallace a Stirling Bridge nel 1297.
Una ricostruzione in 3D ha permesso di dare volto a questa donna-guerriero e a un cavaliere medioevale i cui resti sono stati ritrovati inumati accanto a lei. Peter Yeoman, Responsabile storico dello Scotland's Cultural Heritage, ha affermato che si sono fatte nuove importanti scoperte sugli indidui sepolti al di sotto del pavimento della cappella reale.
La datazione al Carbonio14 ha collocato la vita degli individui, senza ombra di dubbio alcuno, al periodo in cui furono combattute le Guerre di Indipendenza: la battaglia di Stirling Bridge del 1297 e la battaglia di Bannockburn nel 1314. In questo periodo il castello di Stirling fu sottoposto a ben dieci assedi, passando nelle mani, alternativamente, degli Scozzesi e degli Inglesi. E' proprio in questo periodo che è vissuta la donna il cui scheletro è stato ritrovato e le prove convergono sulla sua partecipazione attiva alla battaglia.
La donna conosciuta come "scheletro 539" era sicuramente una donna, di età compresa tra i 36 ed i 45 anni, che morì tra il 1270 e il 1324. Essa presenta molte ferite al cranio che, quasi certamente, ne hanno provocata la morte. Fu colpita ripetutamente alla parte destra del capo da fendenti portati dall'alto verso il basso, forse da qualcuno che si trovava a cavallo, mentre lei era a piedi. Probabilmente fu poi finita con un colpo portato da una sorta di mazza a punta che le ha perforato il cranio e, conseguentemente, il cervello.
Il fatto che la donna sia stata seppellita sotto il pavimento della chiesa del castello è un fatto piuttosto insolito e denota, con molta probabilità, l'alto rango sociale della defunta. Le fonti storiche ricordano solo una donna che ha giocato un ruolo importante nelle battaglie combattute durante le Guerre di Indipendenza. Era chiamata Agnese la Nera, era contessa di Dunbar nonchè figlia di Thomas Randolph, conte di Moray e fedele alleato di Robert Bruce. Nel 1337, mentre suo marito stava combattendo nel nord, Agnese la Nera difese strenaumente il castello di Dunbar contro l'assedio degli Inglesi, oltraggiando il capo di questi ultimi, il conte di Salisbury, rifiutandosi di arrendersi. Per mesi interi la contessa e le sue scarne forze si batterono eroicamente contro gli Inglesi, malgrado le mura del castello fossero bersagliate dalle macchine da guerra degli avversari, che le stavano mano a mano riducendo a un cumulo di macerie. Dopo cinque mesi di inutile assedio, il conte di Salisbury levò le tende
Lo scheletro della donna era insieme a quelli di altri cinque individui di condizione sociale elevata, tutti morti di morte violenta, sono stati ritrovati al di sotto del pavimento della cappella reale del castello di Stirling.
La donna, chiamata semplicemente "scheletro 539" doveva essere di costituzione fisica robusta. Gli archeologi pensano che abbia fatto parte del personale di corte, ma l'analisi dei patologi forensi ha stabilito che morì di morte estremamente violenta durante uno dei tanti conflitti che costellarono le Guerre di Indipendenza. La donna potrebbe essere stata tra coloro che resistettero vittoriosamente con Robert Bruce nella storica battaglia di Bannockburn del 1314; oppure potrebbe essere stata partecipe del trionfo di William Wallace a Stirling Bridge nel 1297.
Una ricostruzione in 3D ha permesso di dare volto a questa donna-guerriero e a un cavaliere medioevale i cui resti sono stati ritrovati inumati accanto a lei. Peter Yeoman, Responsabile storico dello Scotland's Cultural Heritage, ha affermato che si sono fatte nuove importanti scoperte sugli indidui sepolti al di sotto del pavimento della cappella reale.
La datazione al Carbonio14 ha collocato la vita degli individui, senza ombra di dubbio alcuno, al periodo in cui furono combattute le Guerre di Indipendenza: la battaglia di Stirling Bridge del 1297 e la battaglia di Bannockburn nel 1314. In questo periodo il castello di Stirling fu sottoposto a ben dieci assedi, passando nelle mani, alternativamente, degli Scozzesi e degli Inglesi. E' proprio in questo periodo che è vissuta la donna il cui scheletro è stato ritrovato e le prove convergono sulla sua partecipazione attiva alla battaglia.
La donna conosciuta come "scheletro 539" era sicuramente una donna, di età compresa tra i 36 ed i 45 anni, che morì tra il 1270 e il 1324. Essa presenta molte ferite al cranio che, quasi certamente, ne hanno provocata la morte. Fu colpita ripetutamente alla parte destra del capo da fendenti portati dall'alto verso il basso, forse da qualcuno che si trovava a cavallo, mentre lei era a piedi. Probabilmente fu poi finita con un colpo portato da una sorta di mazza a punta che le ha perforato il cranio e, conseguentemente, il cervello.
Il fatto che la donna sia stata seppellita sotto il pavimento della chiesa del castello è un fatto piuttosto insolito e denota, con molta probabilità, l'alto rango sociale della defunta. Le fonti storiche ricordano solo una donna che ha giocato un ruolo importante nelle battaglie combattute durante le Guerre di Indipendenza. Era chiamata Agnese la Nera, era contessa di Dunbar nonchè figlia di Thomas Randolph, conte di Moray e fedele alleato di Robert Bruce. Nel 1337, mentre suo marito stava combattendo nel nord, Agnese la Nera difese strenaumente il castello di Dunbar contro l'assedio degli Inglesi, oltraggiando il capo di questi ultimi, il conte di Salisbury, rifiutandosi di arrendersi. Per mesi interi la contessa e le sue scarne forze si batterono eroicamente contro gli Inglesi, malgrado le mura del castello fossero bersagliate dalle macchine da guerra degli avversari, che le stavano mano a mano riducendo a un cumulo di macerie. Dopo cinque mesi di inutile assedio, il conte di Salisbury levò le tende
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