E' tornato visitabile l'antico santuario dedicato a Ercole Vincitore a Tivoli, in provincia di Roma. Il santuario è datato al II-I secolo a.C. e sorge su un costone calcareo sulla valle dell'Aniene. Qui, un tempo, si trovava, con tutta probabilità, un mercato delle popolazioni rupestri e pastorali.
Inizialmente il santuario era fuori le mura cittadine e sorgeva sull'antico percorso che, tra la fine del IV e l'inizio del III secolo a.C., prese il nome di via Tiburtina Valeria. Questo tratto fu coperto da una galleria che, in origine, era lunga 150 metri ed illuminata da quattro lucernai, due dei quali ancora conservati. All'esterno, la galleria ospitava diverse tabernae.
Il basamento del santuraio misura 200 metri per 150, mentre la parte sacra comprende le rampe di accesso, il tempio e il teatro. Al centro dell'area sacra vi è un porticato chiuso su tre fronti, al cui centro sorge la cavea del teatro. Sul lato più a est del porticato sorge il tempio di Ercole, propriziatori di ricchezza, patrono degli accordi ed erede della figura del semidio greco Eracle.
In età post antica il santuario era noto come Villa di Mecenate e venne utilizzato per le fabbriche manifatturiere e per l'industria. Dal XVII secolo d.C. fu utilizzato come fabbrica di armi, lanificio, fonderia di cannoni, stabilimento di piombo e poi di ferro.
Il santuario di Ercole era ricchissimo, dal momento che riceveva le prebende sia dei mercanti, di cui era protettore, che dei condottieri vittoriosi. Era, dunque, assai ricco il thesaurus Herculis ed Augusti. L'importazione del culto dell'Ercole tiburtino a Roma avvenne nel II secolo a.C. grazie a Marco Ottavio Herennio, ricco mercante di olio che risiedeva a Tivoli. Egli offrì ad Ercole la decima parte dei suoi guadagni e volle ringraziarlo per averlo salvato da un'attacco dei pirati finanziando, nel Foro Boario, il tempio rotondo nel quale fu collocata una statua di culto di Ercole "olivario". A Tivoli l'epiteto di Vincitore attribuito ad Ercole era dovuto, forse, ad una vittoria dell'antica Tibur sui Volsci o sugli Equi. Proprio nel tempio tiburtino era presente l'antichissimo collegio sacerdotale romano dei Salii, connessi al culto guerriero di Marte.
Inizialmente il santuario era fuori le mura cittadine e sorgeva sull'antico percorso che, tra la fine del IV e l'inizio del III secolo a.C., prese il nome di via Tiburtina Valeria. Questo tratto fu coperto da una galleria che, in origine, era lunga 150 metri ed illuminata da quattro lucernai, due dei quali ancora conservati. All'esterno, la galleria ospitava diverse tabernae.
Il basamento del santuraio misura 200 metri per 150, mentre la parte sacra comprende le rampe di accesso, il tempio e il teatro. Al centro dell'area sacra vi è un porticato chiuso su tre fronti, al cui centro sorge la cavea del teatro. Sul lato più a est del porticato sorge il tempio di Ercole, propriziatori di ricchezza, patrono degli accordi ed erede della figura del semidio greco Eracle.
In età post antica il santuario era noto come Villa di Mecenate e venne utilizzato per le fabbriche manifatturiere e per l'industria. Dal XVII secolo d.C. fu utilizzato come fabbrica di armi, lanificio, fonderia di cannoni, stabilimento di piombo e poi di ferro.
Il santuario di Ercole era ricchissimo, dal momento che riceveva le prebende sia dei mercanti, di cui era protettore, che dei condottieri vittoriosi. Era, dunque, assai ricco il thesaurus Herculis ed Augusti. L'importazione del culto dell'Ercole tiburtino a Roma avvenne nel II secolo a.C. grazie a Marco Ottavio Herennio, ricco mercante di olio che risiedeva a Tivoli. Egli offrì ad Ercole la decima parte dei suoi guadagni e volle ringraziarlo per averlo salvato da un'attacco dei pirati finanziando, nel Foro Boario, il tempio rotondo nel quale fu collocata una statua di culto di Ercole "olivario". A Tivoli l'epiteto di Vincitore attribuito ad Ercole era dovuto, forse, ad una vittoria dell'antica Tibur sui Volsci o sugli Equi. Proprio nel tempio tiburtino era presente l'antichissimo collegio sacerdotale romano dei Salii, connessi al culto guerriero di Marte.
Tempio di Ercole Vincitore - Via degli Stabilimenti n. 5
Aperto dal 25 giugno al 7 agosto 2011 dalle ore 10.00 alle ore 12 (con la guida di un archeologo)
Prenotazione obbligatoria al tel. 0774.382733 - 06.39967700
Costo del biglietto: € 5,00
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