lunedì 18 luglio 2011

Emerge il tempio di Sulky

Area del centro abitato di Monte Sirai
Lo scorso 20 giugno è stato dato inizio alla IV Summer School di archeologia fenicio-punica nell'area urbana di S. Antioco, in provincia di Carbonia-Iglesias. La campagna si è aperta nel migliore dei modi, dal momento che sono stati riportati alla luce i resti di un santuario. Lo ha annunciato il professor Piero Bartoloni, ordinario di archeologia fenicia e punica dell'Università di Sassari, che dirige gli scavi.
Il sospetto che qui sorgesse un'area sacra era, del resto, suggerito dai frammenti di ex voto, parti di doni frammisti a rame. Questo era il tempio, secondo il professor Bartoloni, dove si effettuava la pratica dell'incubatio, nella quale i malati che si recavano al tempio per ottenere la guarigione, sostavano nell'area sacra per dormire. In base, poi, ai sogni fatti, i sacerdoti davano un'interpretazione della malattia del fedele.
Sant'Antioco è la fondazione fenicia più antica  in Sardegna. Il villaggio si chiamava Sulky e conserva i resti di un insediamento di VIII secolo a.C. L'area in cui si stanno svolgendo gli scavi è nota come Cronicario e la sua scoperta risale al 1983. Vi sono, oltre a quelle cartaginesi, emergenze di epoca romana.
Un altro sito interessato dalla campagna di scavi attuale è il Monte Sirai, scelto dai fenici, nel 750 a.C., per installarvi un insediamento utilizzato, in seguito, dai punici. Qui si conservano tracce dell'abitato ma anche la necropoli con camere ipogee di età punica.

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