La stele ritrovata a Modena |
Si sono da poco concluse le indagini archeologiche seguite al ritrovamento di una stele funeraria che affiorava a circa tre metri di profondità. Gli scavi sono arrivati al piano di posa della stele, rinvenuto a 5,8 metri di profondità. Nel complesso il manufatto è alto circa due metri e poggia su un basamento lapideo di due gradini. L'iscrizione attribuisce il monumento a un membro della gens Lollia, Quintus Lollius Niger, che lo eresse per sé, per il padre Niger, la madre Tettulenae Prima e la figlia Gratillae.
Altre indagini intorno alla stele hanno riportato alla luce due sepolture a incinerazione della gens Lollia, una delle quali dotata di un ricco corredo composto da tre monete emesse sotto il principato di Tiberio, lucerne, balsamari, alcune coppette e bicchieri a pareti sottili e alcuni elementi in osso lavorato, probabilmente pertinenti al letto funerario arso con il defunto.
La stele è stata rimossa dal cantiere sotto il controllo del restauratore della Soprintendenza Roberto Monaco e trasferita presso un deposito.
(Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna)
Altre indagini intorno alla stele hanno riportato alla luce due sepolture a incinerazione della gens Lollia, una delle quali dotata di un ricco corredo composto da tre monete emesse sotto il principato di Tiberio, lucerne, balsamari, alcune coppette e bicchieri a pareti sottili e alcuni elementi in osso lavorato, probabilmente pertinenti al letto funerario arso con il defunto.
La stele è stata rimossa dal cantiere sotto il controllo del restauratore della Soprintendenza Roberto Monaco e trasferita presso un deposito.
(Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna)
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