mercoledì 13 luglio 2011

Iulium Carnicum e i suoi gioielli

Il foro di Zuglio
Nel corso delle indagini archeologiche che la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli ha affidato alla ditta Artè di Trieste a Zuglio, sono emerse alcune strutture, tra le quali una sala già individuata tra il 1941 e il 1942, nell'area nord est del Foro Romano.
La sala apparteneva, inizialmente, ad una domus repubblicana fu poi compresa in un complesso termale, del quale è stato scoperto un tratto di pavimentazione, arricchita, centralmente, da un tappeto di croci bicolori. Questa campagna archeologica è stata voluta dal comune di Zuglio per ampliare l'area archeologica dell'antica Iulium Carnicum.
Iulium Carnicum fu fondata nel I secolo a.C.. In età tardoromana, gota e longobarda fu sede vescovile (IV-VIII secolo d.C.) ed il vescovo aveva autorità sulla Carnia e sul Cadore. La cittadina sorgeva in posizione strategica sulla Via Iulia Augusta che, attraverso il passo di Monte Croce Carnico, conduceva alle regioni del Noricum (attuale Austria) e la Pannonia (attuale Ungheria).
I primi scavi archeologici furono fatti nel 1800 ed interessarono quasi interamente la basilica fonrense, nella quale furono rinvenuti frammenti di decorazioni bronzee. Nel 1873 Giovanni Gortani riportò alla luce la basilica cimiteriale e parte delle terme. Il foro è l'unico complesso a tutt'oggi visitabile. Vi sono testimoniate una fase preromana, con strutture murarie a secco associate a ceramica a vernice nera e monete tolemaiche (III- II secolo a.C.); la fase romana tardorepubblicana, con edifici che si affacciano sugli spazi aperti; una fase augustea, rappresentata dal foro chiuso con porticato e basilica.
A nord est del Foro, nel 1874, furono parzialmente scavate le terme. Nel 1935 vennero ritrovati due tubi di piombo dell'acquedotto termale. Dal frigidarium provengono lacerti di pittura decorativa conservati attualmente al Museo Archeologico.
Nel 1963, quando si iniziò a costruire il nuovo Municipio di Zuglio, venne alla luce la basilica paleocristiana, affrettamente scavata per poi essere nuovamente ricoperta e sovrastata da un parcheggio. Ne furono visualizzati l'abside e i muri perimetrali, un ampio atrio circolare, un'area rettangolare. A circa 9 metri dall'abside dellabasilica furono rinvenuti i resti di una gradinata circolare che, sia all'interno che all'esterno, conteneva tombe paleo-cristiane.

Nessun commento:

Antichi rituali di sacrifici umani: l'incaprettamento femminile

Francia, le sepolture neolitiche rinvenute in grotta (Foto: stilearte.it) Uno studio, pubblicato da Science advances , ha portato alla luce ...