sabato 9 luglio 2011

Lo tsunami che distrusse Olimpia

L'antico santuario di Zeus ad Olimpia fu probabilmente distrutto, insieme alla città stessa, da uno tsunami che raggiunse l'entroterra e non, come si è sempre creduto, da terremoti e da inondazioni dei fiumi limitrofi. Questa è la teoria recentemente elaborata dal Dott. Andreas Vott dell'Istituto Geografico dell'Università Johannes Gutenberg di Magonza.
Il Dott. Vott ha esaminato il sito di Olimpia alla ricerca delle tracce di paleo-tsunami verificatisi negli ultimi 11.000 anni sulle coste del Mediterraneo orientale. Ha individuato, a tal proposito, dei sedimenti nelle vicinanze di Olimpia, sepolti sotto una coltre di 8 metri di sabbia ed altri detriti, depositatisi circa 250 anni fa.
"La composizione e lo spessore dei sedimenti che abbiamo trovato si adattano con il flusso dell'acqua del fiume Cladeo e con eventi geomorfologici quali i terremoti", ha affermato il Dott. Vott. Finora si è ritenuto che un terremoto, occorso nel 551 d.C., avesse distrutto i santuari. Successivamente sarebbero intervenute le inondazioni del fiume Cladeo. Ma quest'ultimo ha un bacino troppo piccolo per giustificare l'invasione di un sito, sepolto sotto 10-12 metri di sedimenti. Il Dott. Vott ha trovato prove che la regione è stata colpita più volte da inondazioni catastrofiche. Conchiglie di lumaca e resti di foraminiferi, indicano la presenza di acqua marina. Questi sedimenti devono essere arrivati a velocità elevata dalla costa verso Olimpia, posta a 33 metri sul livello del mare.
Nelle ipotesi formulate dal Dott. Vott, gli tsunami si sarebbero formati dal mare, avrebbero percorso la stretta valle di Alpheus (nella quale scorre il fiume Cladeo) e con grande forza si sarebbero abbattuti sulle colline che proteggono Olimpia. Il santuario di Zeus si sarebbe allagato immediatamente, mentre l'acqua avrebbe tardato a defluire, essendo la valle dell'Alpheus ostruita dai sedimenti. Questo scenario si sarebbe ripetuto più volte nel corso di 7.000 anni. Una delle ultime volte è stata quella del VI secolo d.C., che ha determinato la definitiva distruzione di Olimpia.
A sostegno dell'ipotesi formulata dal Dott. Vott, si sono trovati sedimenti identici sia sul mare in prossimità di Olimpia, sia sulle colline vicine alla città, sia in Olimpia stessa. "I depositi a Olimpia hanno la stessa firma dei depositi dello tsunami a monte della valle dell'Alpheus", ha detto il Dott. Vott.

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