sabato 2 luglio 2011

Sotto piazza San Marco correva un rio...

Piazza S. Marco
Sono stati ritrovati, a Venezia, i resti del rio Batario, che il doge Sebastiano Ziani fece interrare nel 1172 per poter ampliare la superficie di Piazza San Marco. I resti del rio sono stati intercettati durante uno scavo archeologico che accompagnava i lavori di consolidamento del campanile di San Marco.
Sono emerse, dallo scavo, evidenze della storia passata della piazza, la più antica delle quali risale, appunto, al XII secolo e giaceva sotto tre livelli diversi di pavimentazione. Sono stati gli archeologi Dott. Marco Bortoletto e Dottor Marco D'Agostino a identificare, con un certo grado di probabilità, i ritrovamenti di XII secolo con il perduto rio Batario.
Il canale aveva, alle estremità, due chiese oggi non più esistenti, una dedicata a San Teodoro (il primo santo patrono di Venezia) e l'altra a San Geminiano. San Marco sarebbe stata costruita solo nel IX secolo, quando il corpo del santo venne trafugato da Alessandria d'Egitto (828) e poi trasferito nella Serenissima. Nel XII secolo, il doge Sebastiano Ziani volle ampliare la piazza e diede ordine di interrare il canale che la attraversava, il rio Batario, appunto.
Piazza San Marco venne, poi, selciata con mattoni posti a spina di pesce. Nel XVIII secolo la piazza assunse l'aspetto attuale. I lavori attualmente in opera nella piazza hanno portato alla protezione del campanile della chiesa di San Marco con una cintura di barre di titanio che lo dovrebbero rendere sicuro da futuri cedimenti. La struttura del campanile stava inclinandosi pericolosamente, poichè, nel corso degli anni, i pali di legno delle fondamenta hanno subito dei danni a causa dell'acqua salmastra.

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