giovedì 11 agosto 2011

Le sorprese del Tumulo della Regina


Ingresso al Tumulo della Regina
E' stato effettuato un importante ritrovamento durante la IV campagna di scavo dell'Università di Torino, della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale e della città di Tarquinia. E' stata ritrovata una camera secondaria ancora sigillata all'interno del Tumulo della Regina, nel cuore della necropoli etrusca di Tarquinia.
Il Tumulo della Regina è un'imponente struttura del diametro di circa 40 metri. Qui era sepolto, con molta probabilità, un personaggio di spicco della comunità etrusca della Tarquinia del VII secolo a.C., probabilmente un personaggio legato ai re della città, noti con l'appellativo di lucumoni.
Il Tumulo della Regina appartiene ad una tipologia di tombe reali che si ritrovano anche nella Cipro della cultura omerica. Nella necropoli regale di Salamina, sito archeologico nel sud est dell'isola, vi sono tombe con ricchi corredi funerari che possono essere considerate equivalenti a quelle di Tarquinia, sia per le grandi dimensioni dell'ingresso che per il tumulo. Probabilmente questo modello funerario fu introdotto in Italia proprio da architetti orientali sbarcati a Tarquinia circa 2700 anni fa.
Le ricerche, che dal 2008 sono condotte sul campo dal Dott. Alessandro Mandolesi, hanno rivelato la presenza, nella parte anteriore del sepolcro, di un ampio e praticabile accesso che, in origine, era coperto da una grande tettoia. Accesso che era utilizzato per le celebrazioni in onore del defunto. Durante la campagna di scavi del 2010, nel Tumulo della Regina, sono stati scoperti i resti di un rarissimo intonaco alabastrino tipico delle culture del Vicino Oriente. E' un esempio di rivestgimento murario finora sconosciuto in Italia, presumibilmente realizzato da maestranze provenienti dal Levante mediterraneo.
In alcuni punti, poi, sono emerse tracce di decorazioni dipinte: una larga fascia rossa che si srotolava sui tre lati dell'ingresso; al di sotto e al di sopra raffigurazioni di carattere religioso, fra le quali una figura difficilmente leggibile, disegnata con un con un contorno rosso. La figura ha andamento sinuoso, probabilmente si tratta di un vegetale o di un animale. Nella parte bassa compare un unguentario di tipo corinzio e, forse, la mano di un personaggio.
Le pitture del Tumulo della Regina sembrerebbero realizzate secondo un'antica tecnica pittorica ricordata anche da Plinio il Vecchio ed inventata da maestri greci tra l'VIII e il VII secolo a.C.. Se la datazione dei decori sarà confermata al VII secolo a.C., si tratterebbe della più antica manifestazione di pittura funeraria tarquiniese realizzata in ambiente aperto, destinato ai vivi.

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