Deir el-Bahari, il re e la regina di Punt |
L'archeologo italiano Rodolfo Fattovich ha fatto approfondite ricerche per individuare il luogo dove, un tempo, vi era la mitica terra di Punt. Questa misteriosa località la si ritrova spesso menzionata durante il regno della regina Hatshepsut, che promosse una spedizione a Punt per riportare in Egitto spezie e oggetti preziosi.
Il professor Fattovich, in collaborazione con studiosi americani, ha scoperto nel Mar Rosso i resti di un antico porto commerciale che potrebbe essere un passo avanti nella ricerca della mitica terra dalla quale gli Egizi importavano ogni ben di Dio.
La terra di Punt è menzionata anche dalla Bibbia che pone qui i discendenti di Cam (Camiti), figlio di Noè. Dalla Fenicia, poi, arrivavano notizie delle ricchezze sottratte a Punt per abbellire il tempio di Salomone a Gerusalemme.
Si presume che Punt si trovasse nel basso Sudan e che avesse molti contatti con le dinastie egiziane. I suoi abitanti erano prevalentemente dediti all'allevamento e alla coltivazione, conoscevano, inoltre, i rudimenti della metallurgia poichè l'oro che vi si trovava era già formato in lingotti. Gli abitanti di Punt erano governati da un re con attribuzioni religiose e da una regina che, insieme, si occupavano degli scambi commerciali.
Il più antico contatto certo conosciuto tra l'Egitto e Punt, come è registrato sulla stele di Palermo, risale alla V Dinastia, al re Sahure, che ricevette mirra ed elettro dalla terra di Punt. Frammenti della decorazione di un tempio mortuario ad Abusir sono stati interpretati come una rappresentazione degli abitanti di Punt. Alcune generazioni dopo, un pigmeo fu condotto da Punt alla corte di Djedkare, con una spedizione organizzata da un certo Pepinakht, che visse durante il regno del faraone Pepi II della VI Dinastia.
Alla fine del Vecchio Regno i contatti tra l'Egitto e Punt sembrarono subire una battuta d'arresto per essere nuovamente ristabiliti durante il Medio Regno. Un uomo di nome Henenu organizzò una spedizione nel deserto durante il regno del faraone Mentuhotep II. Ci furono altre spedizioni a Punt durante i regni di Sesostris I e di Amenemhat II, della XII Dinastia.
Il professor Fattovich, in collaborazione con studiosi americani, ha scoperto nel Mar Rosso i resti di un antico porto commerciale che potrebbe essere un passo avanti nella ricerca della mitica terra dalla quale gli Egizi importavano ogni ben di Dio.
La terra di Punt è menzionata anche dalla Bibbia che pone qui i discendenti di Cam (Camiti), figlio di Noè. Dalla Fenicia, poi, arrivavano notizie delle ricchezze sottratte a Punt per abbellire il tempio di Salomone a Gerusalemme.
Si presume che Punt si trovasse nel basso Sudan e che avesse molti contatti con le dinastie egiziane. I suoi abitanti erano prevalentemente dediti all'allevamento e alla coltivazione, conoscevano, inoltre, i rudimenti della metallurgia poichè l'oro che vi si trovava era già formato in lingotti. Gli abitanti di Punt erano governati da un re con attribuzioni religiose e da una regina che, insieme, si occupavano degli scambi commerciali.
Il più antico contatto certo conosciuto tra l'Egitto e Punt, come è registrato sulla stele di Palermo, risale alla V Dinastia, al re Sahure, che ricevette mirra ed elettro dalla terra di Punt. Frammenti della decorazione di un tempio mortuario ad Abusir sono stati interpretati come una rappresentazione degli abitanti di Punt. Alcune generazioni dopo, un pigmeo fu condotto da Punt alla corte di Djedkare, con una spedizione organizzata da un certo Pepinakht, che visse durante il regno del faraone Pepi II della VI Dinastia.
Alla fine del Vecchio Regno i contatti tra l'Egitto e Punt sembrarono subire una battuta d'arresto per essere nuovamente ristabiliti durante il Medio Regno. Un uomo di nome Henenu organizzò una spedizione nel deserto durante il regno del faraone Mentuhotep II. Ci furono altre spedizioni a Punt durante i regni di Sesostris I e di Amenemhat II, della XII Dinastia.
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