giovedì 16 agosto 2012

Notizie dalla palude di Alken Enge

Ascia di 75 centimetri di lunghezza scoperta
nella palude di Alken Enge
Sono quasi due mesi che gli archeologi, in Danimarca, stanno riportando alla luce i resti di centinaia di guerrieri che sono morti circa 2000 anni fa. Si è trattato di una morte violenta, i cui segni sono stati chiaramente rilevati dagli studiosi.
E' proprio dei giorni scorsi la scoperta di ossa umane danneggiate da colpi violenti. E' stato ritrovato un cranio fratturato ed un osso di una gamba tagliato a metà da un terribile colpo d'ascia.
Nel corso degli anni le ossa umane hanno trasformato periodicamente la zona. Lo scavo di quest'anno è una prosecuzione del lavoro iniziato nel 2008 e nel 2009, quando, durante gli scavi, sono state ritrovate ossa singole sepolte sotto circa 6,6 metri di torba sul letto di un antico lago, nella zona umida di Alken Enge, nella Penisola dello Jutland, in Danimarca.
Cranio ritrovato ad Alken Enge. Mostra una
profonda ferita sulla parte posteriore
Gli archeologi contano di riesumare i resti nei prossimi giorni, in modo da poterli studiare per raccogliere ulteriori informazioni sull'identità e sulla provenienza dei guerrieri uccisi in modo così barbaro. Gli studiosi sperano, anche, attraverso dei sondaggi e degli scavi limitati nella palude, di poter ricostruire il paesaggio antico e le linee generali degli eventi che qui sono avvenuti. E' chiaro, infatti, che qui deve essere avvenuto un episodio drammatico che deve aver avuto un profondo effetto sulla società dell'epoca. Un intero esercito è stato massacrato o, ipotesi alternativa, letteralmente sacrificato nelle zone umide di Alken Enge.
Lo scavo è nato dalla collaborazione tra il Museo Skanderbord, il Museo Moesgard e l'Aarhus University. Si possono visitare gli scavi fino al 23 agosto prossimo.

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