Il sito di Basur Hoyuk, in Turchia, nel quale sono ritornate alla luce le pedine da gioco |
In Turchia, in una sepoltura di 5000 anni fa, sono state ritrovate delle piccole pietre scolpite che, a detta degli archeologi che scavano il sito, potrebbero essere le più antiche pedine da gioco mai ritrovate. A fare l'eccezionale scoperta sono stati gli archeologi turchi della Ege University di Izmir.
I reperti sono stati rinvenuti in una sepoltura a Basur Hoyuk, nel sudest della Turchia. Si tratta di 49 piccole pietre scolpite in forme diverse e dipinte in verde, rosso, blu, nero e bianco. Alcune raffigurano maiali, altre cani e piramidi, altre hanno una semplice forma tonda o a proiettile. Sono stati ritrovati anche dadi e gettoni circolari ricavati da gusci e sormontati da una pietra rotonda e nera.
Pezzi simili sono stati ritrovati a Tell Brak e Jemdet Nasr, due tumuli posti, rispettivamente, nel nordest della Siria e in Iraq. Là sono stati ritrovati isolati, come singoli oggetti e, pertanto, ritenuti solo delle pietre utilizzate per calcoli.
Le pietre ritrovate in Turchia, invece, sono state poste tutte nella medesima sepoltura. Si pensa che possano essere state impiegate in un gioco molto simile agli attuali scacchi, del quale, però, non si conoscono ancora le regole. Questa scoperta conferma ulteriormente che i giochi da tavoli erano nati e si erano diffusi dalle regioni della Mezzaluna Fertile fino all'Egitto già più di 5000 anni fa (il gioco del senet dell'Egitto Predinastico è considerato il gioco da tavolo più antico del mondo).
A giudicare dalla forma e dal numero dei pezzi di pietra, gli archeologi hanno azzardato l'ipotesi che il gioco di cui facevano parte le pedine ritrovate fosse basato sul numero quattro. Gli scavi archeologici effettuati in Mesopotamia hanno spesso restituito tavole da gioco, alcune delle quali sono degli splendidi lavori artigianali, come quello ritrovato dall'archeologo inglese Leonard Wooley nel cimitero della città reale di Ur, antica città sumera che sorgeva accanto alla moderna città irachena di Nassiriya.
La tavola da giochi ritrovata ad Ur, risalente al 2550-2400 a.C., è stata associata al "Gioco delle Venti Piazze", un gioco da tavolo ideato nel 3000 a.C.. Delle bellissime pedine legate a questo gioco sono state ritrovate, disposte in fila con i colori alternati, in un'altra sepoltura di Ur.
Il gioco a cui appartenevano le pedine ritrovate a Basur Hoyuk era, però, molto più complicato. Basur Huyuk è stato abitato fin dal 7000 a.C. ed era situato su una rotta commerciale che univa la Mesopotamia all'Anatolia orientale. Oltre alle preziosissime pedine da gioco, il sito ha restituito dipinti e ceramiche non verniciate, punte di lancia in bronzo, vari manufatti rituali, sigilli con motivi geometrici e circa 300 manufatti amorfi in bronzo ben conservati.
I reperti sono stati rinvenuti in una sepoltura a Basur Hoyuk, nel sudest della Turchia. Si tratta di 49 piccole pietre scolpite in forme diverse e dipinte in verde, rosso, blu, nero e bianco. Alcune raffigurano maiali, altre cani e piramidi, altre hanno una semplice forma tonda o a proiettile. Sono stati ritrovati anche dadi e gettoni circolari ricavati da gusci e sormontati da una pietra rotonda e nera.
Pezzi simili sono stati ritrovati a Tell Brak e Jemdet Nasr, due tumuli posti, rispettivamente, nel nordest della Siria e in Iraq. Là sono stati ritrovati isolati, come singoli oggetti e, pertanto, ritenuti solo delle pietre utilizzate per calcoli.
Le pedine ritrovate nel tumulo di Basur Hoyuk |
A giudicare dalla forma e dal numero dei pezzi di pietra, gli archeologi hanno azzardato l'ipotesi che il gioco di cui facevano parte le pedine ritrovate fosse basato sul numero quattro. Gli scavi archeologici effettuati in Mesopotamia hanno spesso restituito tavole da gioco, alcune delle quali sono degli splendidi lavori artigianali, come quello ritrovato dall'archeologo inglese Leonard Wooley nel cimitero della città reale di Ur, antica città sumera che sorgeva accanto alla moderna città irachena di Nassiriya.
Il "Gioco delle Venti Piazze" da Ur, in Iraq |
Il gioco a cui appartenevano le pedine ritrovate a Basur Hoyuk era, però, molto più complicato. Basur Huyuk è stato abitato fin dal 7000 a.C. ed era situato su una rotta commerciale che univa la Mesopotamia all'Anatolia orientale. Oltre alle preziosissime pedine da gioco, il sito ha restituito dipinti e ceramiche non verniciate, punte di lancia in bronzo, vari manufatti rituali, sigilli con motivi geometrici e circa 300 manufatti amorfi in bronzo ben conservati.
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