lunedì 12 agosto 2013

Sacrifici umani nell'Irlanda del 2000 a.C.

Il corpo ritrovato nella torbiera irlandese (Foto: Alan Betson/The Irish Times)
I resti di un corpo mummificato ritrovato, due anni fa, nella palude di Laois, in Irlanda, risalirebbero al 2000 a.C. e sarebbero i più antichi resti riemersi, al mondo, da una palude.
I resti umani sarebbero più antichi dei resti del faraone Tutankhamon ed appartengono ad un giovane maschio che, molto probabilmente, ha subìto una morte violenta nell'ambito di un sacrificio rituale. Il corpo è stato riportato alla luce nella palude di Cul na Mòna, a Cashel, nel 2011. Inizialmente gli archeologi pensavano che risalisse all'età del ferro (500-400 a.C.), come molti altri corpi emersi dalle torbiere irlandesi. I test al radiocarbonio, invece, ed un palo di legno trovato accanto al corpo, hanno permesso di datare i resti del giovane al 2000 a.C.
Questo ritrovamento permette di aprire un nuovo capitolo nella storia dell'archeologia dell'Età del Bronzo in Irlanda.
Il braccio del giovane uomo è stato rotto da un colpo, sono stati riconosciuti tagli profondi inferti sulla schiena da una lama. Purtroppo non è stato possibile verificare la presenza di colpi sul collo e sul petto, risultati danneggiati da una fresatrice al momento della scoperta. Comunque gli studiosi pensano si tratti, senza ombra di dubbio, di un omicidio rituale.

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