venerdì 13 settembre 2013

La domus ecclesiae di Nola

Il Duomo di Nola
Un'indagine archeologica voluta e sovvenzionata dalla Curia di Nola, ha permesso una scoperta archeologica straordinaria: sotto la Cattedrale della città sono stati scoperti i resti di una domus ecclesiae, una casa privata in cui venivano celebrati culti religiosi cristiani nel I secolo d.C.
Il rinvenimento è particolarmente importante perché consente di studiare e spiegare come pregavano e dove si radunavano i cristiani prima che il cristianesimo divenisse la religione ufficiale dell'Impero. La scoperta è del luglio di quest'anno, mentre le indagini sono iniziate a marzo ed hanno interessato la cripta di San Felice. Gli scavi archeologici, autorizzati dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e dalla Soprintendenza di Napoli e provincia, stanno facendo emergere la più antica domus ecclesiae e, forse la prima di questo tipo, della Campania. Documenti presenti nell'archivio diocesano attestano la presenza di un luogo di culto antecedente alla costruzione del Duomo.
La scoperta è interessante anche perché si tratta di un edificio di età romana inglobato in una fabbrica altomedioevale che può aiutare a comprendere il rapporto del luogo di culto con gli edifici successivi, Duomo compreso.

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