Il frammento di porta in marmo ritrovata ad Anfipoli (Foto: Discovery.com) |
Secondo l'archeologa Katerina Peristeri, responsabile dello scavo, la scoperta conferma l'attribuzione della sepoltura monumentale all'epoca di Alessandro Magno, vale a dire all'ultimo quarto del IV secolo a.C.. La datazione è basata, sembra, su diversi risultati e reperti ancora inediti.
La porta di marmo introduceva alla terza camera del mausoleo. Sul frammento sono visibili le caratteristiche teste di chiodo che rendono la porta simile a quelle ritrovate in altre tombe macedoni. Sul lato occidentale dello stipite dove doveva trovarsi il reperto è stata scoperta una cerniera, particolare piuttosto singolare. Si è pensato che la porta di cui è stato ritrovato il frammento, dovesse essere una sorta di falsa porta, anch'essa tipica delle sepolture macedoni.
Dietro le cariatidi recentemente scoperte e di fronte la porta, gli archeologi diretti dalla Dottoressa Peristeri hanno riconosciuto anche tracce di chiodi in ferro e bronzo. Non è ancora chiaro se appartenessero al trasporto funebre - portantina o letto in legno che fosse - o a qualche altro manufatto.
Secondo la Dottoressa Peristeri la porta in marmo, di cui si è scoperto il frammento, venne frantumata a seguito dei bombardamenti dell'esercito bulgaro nel 1913 oppure in conseguenza di un grave terremoto che colpì la regione di Anfipoli nel VI secolo d.C.
Nessun commento:
Posta un commento