domenica 19 aprile 2015

Scoperti resti di un tempio a Il Cairo

Sarcofago di Nectanebo I (Foto: British Museum)
Un tempio di 2400 anni fa, in basalto, è stato riportato alla luce al di sotto dei distretti di Ain Shams e Mataria a Il Cairo. I resti sono stati scoperti durante una missione archeologica congiunta egiziano-tedesca. Si pensa che il tempio risalga alla XXX Dinastia, ai tempi del faraone Nectanebo I (379-360 a.C.).
Il faraone Nectanebo fu il fondatore della XXX Dinastia, l'ultimo faraone egiziano di nascita a governare l'antico Egitto prima di Alessandro Magno, che conquistò il Paese nel 332 a.C.. Nectanebo salì al trono, a quanto risulta dalle ricerche storiche, dopo aver rovesciato il suo predecessore, nonché ultimo faraone della XXIX Dinastia, Neferites II. Salì al trono anche grazie all'appoggio dei collegi sacerdotali che, in cambio, ebbero il riconoscimento di antichi privilegi.
La missione archeologica egiziano-tedesca ha anche portato alla luce un busto regale dell'epoca del Nuovo Regno (1580-1080 a.C.), rappresentante il faraone Merenptah in piedi mentre porge delle offerte alle divinità.
Poco rimane di Heliopolis, che corrisponde all'attuale Il Cairo, che fu una delle città più sacre dell'antico Egitto. Infatti gran parte del materiale con il quale venne costruita è stato riutilizzato per l'edificazione di edifici moderni. La zona sacra venne scavata nel XX secolo e i reperti in essa rinvenuti sono per lo più finiti in collezioni private. Tra i ritrovamenti più significativi effettuati in zona vi è l'obelisco del faraone Senusert, risalente al Medio Regno, probabilmente l'obelisco più antico ancora in posizione rimasto in Egitto.

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