giovedì 26 maggio 2016

Il Dna dei Fenici e Ariche

La ricostruzione del "Giovane di Byrsa" o "Ariche" (Foto: Adnkronos)
(Fonte: Adnkronos) - Un antichissimo popolo di commercianti e viaggiatori inizia a rivelare i suoi più intimi segreti, grazie alla medicina moderna. Un team di scienziati guidato da Lisa Matisoo-Smith, dell'Università di Otago in Nuova Zelanda, ha sequenziato il primo genoma mitocondriale completo di un fenicio di 2500 anni fa, soprannominato il "Giovane di Byrsa" o "Ariche".
Questo è il primo Dna antico ottenuto esaminando resti fenici, sottolineano gli scienziati, e l'analisi del team dimostra che l'uomo apparteneva a un raro aplogruppo europeo - un gruppo genetico con un antenato comune - cosa che probabilmente collega la sua discendenza materna ai centri collocati da qualche parte sulla costa del Mediterraneo, molto probabilmente nella penisola iberica.
Secondo Matisoo-Smith, del Dipartimento di Anatomia, i risultati forniscono la prima prova della presenza dell'aplogruppo mitocondriale U5b2cl europeo in Nord Africa e datano il suo arrivo almeno al tardo VI secolo a.C.. Questo "è considerato uno dei più antichi aplogruppi in Europa ed è associato con le popolazioni di cacciatori-raccoglitori. E' straordinariamente raro nelle popolazioni moderne: oggi si trova in Europa con una frequenza inferiore all'1%", dice l'esperta. Inoltre l'analisi mostra che "il make up genetico mitocondriale di Ariche si avvicina a quello dei moderni abitanti del Portogallo", prosegue Matisoo-Smith.
Si pensa che i Fenici abbiano avuto origine dalla zona che ora è il Libano, e la loro influenza è arrivata attraverso il Mediterraneo a ovest della penisola iberica, dove questi mercanti avevano stabilito insediamenti e stazioni commerciali. La città di Cartagine in Tunisia era un un porto fenicio, chiave per i commerci. I ricercatori hanno analizzato il Dna mitocondriale di 47 libanesi moderni e non hanno trovato tracce del lignaggio U5b2cl. Precedenti ricerche le avevano individuate, invece, in due antichi cacciatori-raccoglitori in un sito archeologico nel nordovest della Spagna.
"Un'ondata di popoli dal Vicino Oriente ha sostituito questi cacciatori-raccoglitori, ma alcuni dei loro lignaggi potrebbero aver resistito nella penisola iberica e sulle isole", finendo a Cartagine, "tramite la rete commerciale fenicia". La cultura fenicia e il commercio hanno avuto un impatto significativo sulla civiltà occidentale. Ad esempio, questo popolo ha introdotto il primo sistema di scrittura alfabetica.
"Sappiamo ancora poco sui Fenici stessi, fatta eccezione per le fonti di parte e sui testi dei rivali romani e greci. Si spera i nostri risultati e altre attività di ricerca gettino ulteriore luce sulle origini, l'impatto dei popoli fenici e la loro cultura", conclude l'esperta.

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