mercoledì 25 maggio 2016

Le meraviglie della chiesa di San Raffaele a Dongola

L'interno della chiesa dell'Arcangelo Raffaele a Dongola
(Foto: M. Rekljtis, Università di Varsavia)
La missione archeologica dell'Università di Varsavia ha scoperto il numero più grande di affreschi dell'VIII-IX secolo d.C. all'interno della chiesa di San Raffaele, che si trova nel complesso reale di Dongola, nel Sudan settentrionale. La chiesa sorge accanto ai resti di un palazzo medioevale.
Dongola era la capitale del potente regno di Makuria, che governò dal VI al XIV secolo l'area compresa tra la I e la V cateratta del Nilo. La potenza di questo regno è particolarmente esaltata dal fatto che l'esercito di Makuria fermò l'invasione musulmana nel VII secolo d.C.. La chiesa dedicata all'arcangelo Raffaele venne scoperta nel 2006. Lo studio della sua struttura è stato fondamentale per i ricercatori. Solamente nel 2015 è stata predisposta una copertura che ha permesso di iniziare scavi più approfonditi del complesso religioso.
Gli affreschi ritrovati raffigurano arcangeli, angeli, sacerdoti e santi del regno Nubiano a partire dal IX secolo. Originariamente ciascuna figura aveva una sorta di iscrizione che ne descriveva la funzione. Il Professor Wlodzimierz Godlewski, dell'Istituto di Archeologia dell'Università di Varsavia che lavora da lungo tempo da Dongola, ha attirato l'attenzione su una delle iscrizioni scoperte sul muro del battistero della chiesa di San Raffaele.
L'iscrizione riporta l'incontro dei vescovi del regno di Makuria con il re e l'arcivescovo di Dongola, che ebbe luogo proprio nella chiesa di San Raffaele. Quest'iscrizione sottintende, a detta dello studioso polacco, la divisione territoriale dell'autorità ecclesiastica del regno di Makuria. Alla riunione menzionata dall'iscrizione parteciparono il vescovo di Faras, una località dove, diversi decenni fa, un'altra spedizione archeologica polacca ha scoperto una chiesa con dipinti, alcuni dei quali si trovano, oggi, nel Museo Nazionale di Varsavia.
La chiesa di Dongola fu voluta e fatta realizzare da re Joannes, del quale, fino ad oggi, non si sapeva molto. L'iscrizione ne parla come di una persona molto importante all'interno della gerarchia ecclesiastica locale, un uomo che aveva anche una notevole influenza politica.
Un'altra importante scoperta fatta dalla missione archeologica polacca e la più antica immagine regale conosciuta di un re della dinastia Makuria fatta in una chiesa. L'affresco si trova nell'abside della chiesa di Dongola. Gli affreschi della chiesa sono stati fatti su intonaco di calce liscia. Gli artisti hanno utilizzato diversi pigmenti costosi, tra gli altri i lapislazzuli, utilizzati per il colore blu, cavati dagli affioramenti rocciosi che sono molto distanti dal luogo in cui sorgeva la chiesa.
Tra i ritrovamenti più interessanti vi è anche un pulpito costituito da blocchi di granito asportati da un tempio di età faraonica. Ancora oggi sono visibili le iscrizioni geroglifiche che decoravano i blocchi. Altro importante ritrovamento è il frammento di un'icona su legno, il primo del genere scoperto nel Sudan. L'icona ha una doppia rappresentazione, una su ogni lato. Da una parte vi è l'immagine della Vergine con una preghiera e dall'altra la raffigurazione di un governante locale. L'oggetto risale al periodo d'oro del regno di Makuria, tra l'VIII e il IX secolo d.C.

Nessun commento:

Interessanti risultati sullo studio degli antichi Piceni

Uno studio condotto da un team internazionale, coordinato da Sapienza Università di Roma e dal Cnr , rivela le origini genetiche dei Piceni...