venerdì 3 giugno 2016

La grotta dei teschi sfavillanti...

Uno degli scheletri della grotta di Talgua (Foto: Dean Love Films/Youtube)
La grotta di Talgua è conosciuta come la grotta dei teschi che brillano. Si trova nella valle di Olancho, nel comune di Catacamas, in Honduras. Il nome della grotta è improprio in quanto i teschi in realtà non brillano per conto proprio. Le pila di ossa umane poste nella grotta sono state rivestite, per secoli, da uno strato di cristalli di calcio. Questi cristalli riflettono la luce, dando alle ossa un aspetto luminoso. I cristalli di calcio sono un dono del Rio Talgua, il fiume che ha inondato, per diversi secoli la grotta, riempiendola con la sua acqua carica di minerali che si sono, nel corso dei secoli, cristallizzati.
L'esistenza della grotta era conosciuta dalla popolazione locale da generazioni, ma non era stata svelata al mondo esterno. Questo sito può essere considerato una scoperta relativamente recente perché l'esistenza della grotta è stata scoperta solo nel 1994 da Jim Brady, archeologo della George Washington University.
Un piatto in ceramica ritrovato nella grotta
(Foto: ancient-origins.net)
La grotta venne utilizzata da una cultura precolombiana che occupava la regione. Non si trattava di Maya ma i ricercatori non sanno esattamente di che cultura si trattasse. La caratteristica della grotta di Talgua sono proprio le ossa: ne sono stati scoperti 23 depositi, quasi tutti contenenti i resti di più di una persona. I ricercatori ritengono che si trattasse di una sepoltura secondaria e che le ossa siano state portate nella grotta da un ingresso andato perduto.
All'inizio è stato ipotizzato che le ossa risalissero ad un periodo compreso tra il 300 e il 500 d.C.. La datazione al radiocarbonio, invece, ha dato come esito un periodo compreso tra il 1400 e l'800 a.C., una data di molto antecedente a quanto ipotizzato dagli archeologi.
La scoperta di questa grotta ha indotto gli studiosi a rivedere la storia dell'Honduras. I vasi di marmo trovati nel sito, per esempio, "parlano" di un alto grado di abilità da parte degli artigiani che li hanno plasmati. Questi oggetti erano ricavati da un unico blocco di marmo e poi erano levigati a mano

Fonti:
ancient-origins.net
terran.org
atlasobscura.com
nytimes.com

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