domenica 23 ottobre 2016

Scavi nel palazzo di Khirbat al-Minya

Peso in vetro del primo periodo islamico trovato a
Khirbat al-Minya (Foto: Volker Grunewald, JGU)
Gli archeologi della Johannes Gutenberg University di Mainz, in Germania, hanno iniziato, a settembre 2016, gli scavi nel palazzo del primo periodo islamico di Khirbat al-Minya, sulle rive del mare di Galilea, in Israele. La squadra di ricercatori, guidati dal Dottor Hans-Peter Kuhnen, spera di trovare il sito sul quale venne costruito il palazzo per scoprire se l'edificio sia stato utilizzato per scopi diversi da quelli residenziali all'indomani del catastrofico terremoto del 749 d.C.
Il palazzo del califfato, ancora in costruzione all'epoca del terremoto, subì gravi danni. In seguito perse la sua funzione palaziale e venne riutilizzato solo da artigiani, commercianti e agricoltori. Tra i manufatti rinvenuti negli scavi è stato trovato un peso in vetro di 12 millimetri di diametro, con un'iscrizione in arabo che proclama la "gloria ad Allah", indicando che i commercianti musulmani erano attivi, in questo luogo, nel IX o X secolo.
Un'altra importante scoperta è quella di strutture per la lavorazione dello zucchero di canna, che inizialmente provocò un boom economico nella Terra Santa del medioevo, ma che successivamente portò alla desertificazione di ampie fasce della regione.
Durante lo scavo del terreno, sotto le fondamenta del palazzo del Califfato, gli archeologi hanno scoperto le prove di quello che potrebbe essere stato un drammatico passaggio della storia del luogo prima che il palazzo venisse costruito. Almeno in due periodo, durante l'epoca successiva al dominio romano, le condizioni meteorologiche estreme hanno provocato consistenti danni ambientali che hanno portato alla sepoltura di strutture più antiche del palazzo.
Gli archeologi tedeschi avevano iniziato gli scavi negli anni tra il 1932 e il 1939, determinati ad accertare che il palazzo venne costruito sotto i califfi Walid I (705-715 d.C.) e Walid II (743-744 d.C.). Lo scoppio della seconda guerra mondiale portò ad un'interruzione degli scavi.
In aggiunta agli scavi, gli archeologi dell'Università di Mainz stanno portando avanti un progetto di conservazione per prevenire l'ulteriore deterioramento, già in atto, delle rovine del palazzo. Il progetto conservativo è portato avanti da una squadra di restauro tedesco-israeliana.

Fonte:
Johannes Gutenberg-Universitat Mainz

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