domenica 6 novembre 2016

Un'antica città riemerge in Iraq

Il versane orientale della parte superiore di Bassetki, dove sono stati
scoperti i frammenti di tavolette cuneiformi (Foto: P. Pfalzner)
Gli archeologi dell'Istituto di Studi del Vicino Oriente Antico dell'Università di Tubinga (IANES) hanno scoperto una grande città dell'Età del Bronzo non lontano dalla città di Dohuk, nel nord dell'Iraq.
Gli scavi hanno dimostrato che l'insediamento, in cui oggi si trova il piccolo villaggio curdo di Bassetki, nella regione autonoma del Kurdistan, venne fondato intorno al 3000 a.C. e la sua storia si protrasse per 1200 anni. Gli archeologi hanno anche scoperto strati di insediamento risalenti all'impero accadico (2340-2200 a.C.), che è considerato il primo impero del mondo.
I ricercatori sono coordinati dal Professor Peter Pfalzner, dell'Università di Tubinga, e dal Dottor Hasan Qasim, della Direzione delle Antichità di Dohuk. Diversi sono i reperti rinvenuti durante lo scavo. La città possedeva un muro difensivo che correva intorno alla parte superiore della città già nel 2700 a.C. e che doveva proteggere i suoi abitanti dai nemici. Grandi strutture in pietra vennero erette nel 1800 a.C. circa. Sono stati rinvenuti, anche, frammenti di tavolette cuneiformi assire risalenti al 1300 a.C. circa, che ha suggerito l'esistenza di un tempio dedicato al dio mesopotamico della tempesta Adad.
Attraverso l'ausilio di strumenti di misurazione geomagnetica, gli archeologi hanno individuato una vasta rete stradale, vari quartieri residenziali, grandi case ed un edificio sontuoso dell'Età del Bronzo. Gli abitanti della città sconosciuta seppellivano i loro morti fuori dal perimetri cittadino. La città era collegata ai vicini insediamenti mesopotamici ed anatolici tramite un percorso viario risalente al 1800 a.C. circa.
La città di Bassetki è stata nota, in passato, per la "statua di Bassetki", scoperta per caso nel 1975. Si tratta di un frammento di figura bronzea raffigurante il sovrano divino accadico Naram-Sin (2250 a.C. circa). Il frammento è stato rubato dal Museo Nazionale di Baghdad durante la guerra in Iraq nel 2003, ma venne poi ritrovato dai soldati americani.

Fonte:
pasthorizonspr.com

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