Archeologi e alcuni visitatori raccolti intorno all'archeologo Donald Clark che si prepara ad estrarre un vaso romano dal luogo dove è rimasto per 1600 anni (Foto: University of Leicester) |
Uno scavo condotto nella baia di Dreamer, nella base militare della RAF di Akrotiri, sull'isola di Cipro, da archeologi e studenti dell'Università di Leicester, ha portato alla scoperta di nuove preziose informazioni sui resti dell'antico porto di Akrotiri.
Gli scavi, condotti sugli edifici ospitati sull'antico porto in epoca romana e bizantina (300-600 d.C.), hanno evidenziato che questi edifici erano utilizzati con funzione di magazzini e laboratori e che furono colpiti da un terremoto intorno al 360 d.C., un evento che devastò l'antica città di Kourion a 13 chilometri dalla baia di Dreamer.
In uno degli edifici scavati dagli archeologi sono stati trovati piccoli vasi ed anfore per lo stoccaggio di vino o di olio, che si ritiene siano stati danneggiati quando il terremoto ha fatto crollare su di loro le pareti del locale che li ospitava. Alcuni di questi vasi, comunque, sono rimasti intatti e sono una fonte di interessanti informazioni sulla storia e il patrimonio archeologico di Cipro.
Gli scavi, condotti sugli edifici ospitati sull'antico porto in epoca romana e bizantina (300-600 d.C.), hanno evidenziato che questi edifici erano utilizzati con funzione di magazzini e laboratori e che furono colpiti da un terremoto intorno al 360 d.C., un evento che devastò l'antica città di Kourion a 13 chilometri dalla baia di Dreamer.
In uno degli edifici scavati dagli archeologi sono stati trovati piccoli vasi ed anfore per lo stoccaggio di vino o di olio, che si ritiene siano stati danneggiati quando il terremoto ha fatto crollare su di loro le pareti del locale che li ospitava. Alcuni di questi vasi, comunque, sono rimasti intatti e sono una fonte di interessanti informazioni sulla storia e il patrimonio archeologico di Cipro.
Fonte:
University of Leicester
University of Leicester
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