Il testo medioevale analizzato con le ultime tecnologie dalla Cornell High Energy Synchrotron Source (Foto: Emeline Pouyet) |
Un gruppo di diversi ricercatori della Northwestern University ha sviluppato una nuova tecnologia che consente l'accesso a testi medioevali nascosti in pergamene riutilizzate per antichi libri. La nuova tecnologia è certamente interessante ed innovativa, poiché permette di decifrare un testo al di sotto della superficie di altri materiali legatori.
Il testo che ha determinato la nascita, se così si può dire, di questa nuova tecnica è una copia del libro di Esiodo "Le opere e i giorni", copia risalente al 1537 acquistata nel 1870 dalla Northwestern University. La copia è l'unica ad avere, ben conservata, la originale rilegatura in pergamena. Analizzando il testo, i ricercatori hanno notato che l'autore del manoscritto aveva cercato di rimuovere, attraverso forse il lavaggio o il raschiamento, la scrittura presente sul bordo del libro. Malgrado i tentativi fatti, sono state notate due colonne "fantasma" di scrittura circondate da commenti a margine, ancora visibili attraverso la pergamena sulla copertina anteriore e posteriore del libro. L'inchiostro al di sotto aveva parzialmente degradato la pergamena riuscendo ad evidenziare il testo che vi era scritto.
Dopo diversi, inutili, tentativi, i ricercatori hanno inviato il testo alla Cornell High Energy Synchrotron Source di Ithaca, New York, dove è stata sviluppata un'avanzata tecnica di analisi mediante raggi X. Dopo un lungo e faticoso lavoro, finalmente i ricercatori hanno potuto identificare un codice legislativo romano del VI secolo d.C. con note che facevano riferimento alla legge canonica della chiesa.
I documenti rilegati confezionati tra il XV e il XVIII secolo spesso contengono frammenti di manoscritti più antichi nascosti. Gli esperimenti in questione hanno trovato un frammento di manoscritto risalente al XII secolo con estratti di un'opera di Beda, monaco e studioso dell'VIII secolo d.C.. I ricercatori sono stati anche in grado di separare alcune pagine che erano state incollate le une alle altre, riuscendo anche a leggere quanto vi era stato scritto.
La pergamena con il testo legislativo romano, sostengono gli studiosi, era molto probabilmente utilizzata in una scuola di diritto, dove gli studenti venivano edotti sulla legge romana quale base per la comprensione del diritto canonico, pratica questa abbastanza comune in Europa durante il Medioevo.
Il testo che ha determinato la nascita, se così si può dire, di questa nuova tecnica è una copia del libro di Esiodo "Le opere e i giorni", copia risalente al 1537 acquistata nel 1870 dalla Northwestern University. La copia è l'unica ad avere, ben conservata, la originale rilegatura in pergamena. Analizzando il testo, i ricercatori hanno notato che l'autore del manoscritto aveva cercato di rimuovere, attraverso forse il lavaggio o il raschiamento, la scrittura presente sul bordo del libro. Malgrado i tentativi fatti, sono state notate due colonne "fantasma" di scrittura circondate da commenti a margine, ancora visibili attraverso la pergamena sulla copertina anteriore e posteriore del libro. L'inchiostro al di sotto aveva parzialmente degradato la pergamena riuscendo ad evidenziare il testo che vi era scritto.
Dopo diversi, inutili, tentativi, i ricercatori hanno inviato il testo alla Cornell High Energy Synchrotron Source di Ithaca, New York, dove è stata sviluppata un'avanzata tecnica di analisi mediante raggi X. Dopo un lungo e faticoso lavoro, finalmente i ricercatori hanno potuto identificare un codice legislativo romano del VI secolo d.C. con note che facevano riferimento alla legge canonica della chiesa.
I documenti rilegati confezionati tra il XV e il XVIII secolo spesso contengono frammenti di manoscritti più antichi nascosti. Gli esperimenti in questione hanno trovato un frammento di manoscritto risalente al XII secolo con estratti di un'opera di Beda, monaco e studioso dell'VIII secolo d.C.. I ricercatori sono stati anche in grado di separare alcune pagine che erano state incollate le une alle altre, riuscendo anche a leggere quanto vi era stato scritto.
La pergamena con il testo legislativo romano, sostengono gli studiosi, era molto probabilmente utilizzata in una scuola di diritto, dove gli studenti venivano edotti sulla legge romana quale base per la comprensione del diritto canonico, pratica questa abbastanza comune in Europa durante il Medioevo.
Fonte:
ancient-origins.net
ancient-origins.net
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