lunedì 3 luglio 2017

"Ritrovati" i resti del tempio di Thutmosis I a Luxor

Frammento dell'architrave del tempio
con il nome di Thutmosis I
(Foto: J. Iwaszczuk)
Migliaia di blocchi di pietra da anni depositati in un magazzino vicino a Luxor, si sono rivelati essere i resti del tempio di Thutmosis I, un edificio a lungo ricercato dagli archeologi. I frammenti sono stati riconosciuti dall'egittologa polacca Jadwiga Iwaszczuk.
Il tempio di Thutmosis I (1504-1492 a.C.) era paragonabile ai templi costruiti da Hatshepsut a Deir el-Bahari o da quelli fatti costruire da Ramses II, quali il Ramesseum. I blocchi ritrovati sono decorati in modo molto raffinato. Il deposito in cui erano stati collocati raccoglie il prodotto degli scavi del 1970. Sui blocchi appena riconosciuti è inciso il nome del tempio di Thutmosis I, Khenemet-ankh, "quello che unisce con la vita", noto da fonti scritte.
La base di una statua che ha permesso l'identificazione
dei blocchi con i resti del tempio di Thutmosis I
(Foto: J. Iwaszczuk)
Il tempio, costruito per Thutmosis I, venne commissionato da sua figlia Hatshepsut. Vennero utilizzati due tipi di pietra, quella calcarea e l'arenaria, cosa piuttosto insolita, dal momento che ai tempi di Hatshepsut era utilizzato esclusivamente il calcare, con il quale venne anche edificato il tempio di Deir el-Bahari. Secondo gli egittologi gli architetti egizi utilizzarono l'arenaria poiché era molto dura e facile da scolpire. Gli elementi di supporto delle pareti erano in pietra arenaria, mentre il riempimento e le pareti erano in pietra calcarea.
Tra le curiosità del tempio di Thutmosis I vi è una delle prime raffigurazioni di una battaglia con carri. Sulla base di alcuni frammenti gli archeologi hanno stabilito anche che il tempio del faraone venne più volte restaurato e sopravvisse almeno fino al tempo di Ramses IX (XII secolo a.C.).
Finora gli archeologi hanno contato circa 5.000 blocchi di pietra, ora dovranno ricostruire le scene che adornavano le pareti del grande tempio che, come molti templi tebani, servì come cava di materiali per altre costruzioni.

Fonte:
scienceinpoland.pap.pl

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