venerdì 3 novembre 2017

Bulgaria, trovata una collana d'oro ad Eraclea Sintica

La collana d'oro trovata in Bulgaria (Foto: archaeologyinbulgaria.com)
Una sofisticata collana d'oro romana, risalente al IV secolo d.C., è stata scoperta dagli archeologi nell'antica Tracia, attuale Bulgaria, nel sito greco-romano di Eraclea Sintica, le cui rovine si trovano vicino alla città bulgara di Petrich.
Si pensa che Eraclea Sintica sia stata fondata intorno al 300 a.C. da Cassandro, sovrano di Macedonia tra il 305 e il 297 a.C., lo stesso che fondò Salonicco che oggi si trova in Grecia. La città è stata chiamata Eraclea dal nome del semidio Eracle, e Sintica dalla tribù tracia dei Sinti che abitavano la valle del fiume Struma. Dal 2007 la città è scavata da un gruppo di archeologi guidati dalla Professoressa Lyudmilla Vagalinski, dell'Istituto Nazionale e Museo di Archeologia dell'Accademia bulgara delle scienze e da Sotir Ivanov, direttore del Museo di storia di Petrich.
Gli scavi di Heraclea Sintica (Foto: Museo di Petrich)
La collana appena scoperta è antica di 1600 anni ed è stata rinvenuta tra le rovine di quello che, anticamente, era una bottega sulla piazza centrale della città, che più tardi venne utilizzata come casa. La scoperta è stata inaspettata perché i metalli preziosi si trovano solitamente all'interno delle tombe di personaggi di spicco, piuttosto che in città.
La collana è lunga 48 centimetri e pesa 49,29 grammi, si pensa sia stata fatta da una gioielleria di Roma. Gli archeologi pensano che sia un gioiello di famiglia che è stato trasmesso di madre e figlia. Eraclea Sintica subì diversi terremoti durante gli otto secoli della sua esistenza. Alla fine del IV secolo d.C. aveva perso gran parte del suo splendore, come appare dal fatto che i negozi vennero utilizzati come abitazioni, come confermato dalla scoperta da una macina per il grano.
Eraclea Sintica è stata citata da Omero, Erodoto e Tucidite nelle loro opere. Nel 2002 gli archeologi riuscirono ad identificarla con certezza dopo il ritrovamento di un'iscrizione latina risalente al 308 d.C., in cui l'imperatore romano Galerio si rivolgeva ai cittadini di Eraclea Sintica per ripristinare i loro diritti.
La città aveva una basilica civile (trovata nel 2016), lunga 22 metri e larga 16, parte delle mura della quale si sono conservate fino ad un'altezza di 5 metri. Le rovine si trovano vicino a quelle di un edificio pubblico simile di 700 anni più vecchio, scoperto nel 2015.

Fonte:
archaeologyinbulgaria.com

Nessun commento:

Turchia, gli "inviti" di Antioco I di Commagene...

Turchia, l'iscrizione di Antioco di Commagene (Foto: AA) Un'iscrizione trovata vicino a Kimildagi , nel villaggio di Onevler , in Tu...