Matariya, frammento di architrave con falchi (Foto: english.ahram.org.eg) |
La missione archeologica egiziano-tedesca a Matariya, Heliopolis, ha recentemente scoperto circa 4.500 frammenti del colosso in quarzite rappresentante il faraone Psammetico I, parti del quale sono state rinvenute lo scorso anno nel vicino sito archeologico di Souq al-Khamis. Questi frammenti, unitamente ai 6.400 pezzi precedentemente scoperti, permettono ai ricercatori di calcolare le dimensioni e la forma del colosso originale, che venne deliberatamente distrutto.
I nuovi frammenti, inoltre, confermano che il colosso era sicuramente una rappresentazione di Psametico I, raffigurato in piedi, con il braccio sinistro proteso davanti al corpo in una posizione insolita. Sul retro del colosso vi è una scena accuratamente scolpita che rappresenta Psammetico inginocchiato di fronte al dio creatore Atum, divinità tutelare di Heliopolis.
I lavori di scavo sono stati completati con un sondaggio geomorfologico e geofisico che hanno rivelato la presenza di molti frammenti di una porta di quarzite dell'epoca di Ramses II (1279-1213 a.C.) e di Nektanebo I (379-361 a.C.) vicino al tempio di Nektanebo I a Matariya. L'indagnie geofisica ha mostrato la presenza di molti frammenti relativi ad un tempio di epoca precedente.
All'interno delle mura che recintavano il tempio è stato trovato, tra tanti frammenti, una parte del fregio con falchi parte di una porta di Merenptah ed anche parti di una colossale sfinge di epoca ramesside scolpita in granito rosso.
Alcuni dei frammenti tornati alla luce hanno rivelato la pratica del riutilizzo di vecchie strutture preesistenti, come, in questo caso, il riutilizzo di elementi di un tempio del II-I millennio a.C.
Fonte:
english.ahram.org.eg
I nuovi frammenti, inoltre, confermano che il colosso era sicuramente una rappresentazione di Psametico I, raffigurato in piedi, con il braccio sinistro proteso davanti al corpo in una posizione insolita. Sul retro del colosso vi è una scena accuratamente scolpita che rappresenta Psammetico inginocchiato di fronte al dio creatore Atum, divinità tutelare di Heliopolis.
I lavori di scavo sono stati completati con un sondaggio geomorfologico e geofisico che hanno rivelato la presenza di molti frammenti di una porta di quarzite dell'epoca di Ramses II (1279-1213 a.C.) e di Nektanebo I (379-361 a.C.) vicino al tempio di Nektanebo I a Matariya. L'indagnie geofisica ha mostrato la presenza di molti frammenti relativi ad un tempio di epoca precedente.
All'interno delle mura che recintavano il tempio è stato trovato, tra tanti frammenti, una parte del fregio con falchi parte di una porta di Merenptah ed anche parti di una colossale sfinge di epoca ramesside scolpita in granito rosso.
Alcuni dei frammenti tornati alla luce hanno rivelato la pratica del riutilizzo di vecchie strutture preesistenti, come, in questo caso, il riutilizzo di elementi di un tempio del II-I millennio a.C.
Matariya, uno dei frammenti ritrovati negli scavi tedeschi (Foto: english.ahram.org.eg) |
Fonte:
english.ahram.org.eg
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