mercoledì 16 maggio 2018

Germania, le tracce della difficile convivenza con i Romani

Uno degli elmi romani rinvenuti nello scavo a Krefeld, Germania
(Foto: DPA)
Uno scavo recente, condotto nella città di Krefeld, nel nord Reno-Westfalia, in Germania, ha portato alla luce antiche reliquie che narrano la storia della turbolenta convivenza con i Romani. Si tratta di decine di migliaia di manufatti scavati nella sabbia e nell'argilla del Reno. Tra questi centinaia di monete, armi, scheletri di cavallo, gioielli, elmi e la fibbia finemente lavorata di un soldato.
Nella cittadina, che sorge appena fuori Dusseldorf, sono state trovate quasi 6.500 sepolture databili ad un periodo compreso tra l'800 a.C. e l'800 d.C., contenenti diversi oggetti preziosi quali corredo. Si tratta di uno dei più grandi cimiteri antichi a nord delle Alpi. Questi oggetti sono legati alla storia stessa della Germania e ad una sanguinosa rivolta con successiva presenza massiccia delle truppe romane.
I Romani costruirono, nel 69 d.C., un campo militare a metà strada tra le antiche città di Neuss e Xanten, nel Basso Reno, in quello che ora è Krefeld. L'area venne scelta per la sua posizione strategica su una piccola collina che fronteggiava un'importante rotta commerciale che attraversava la Germania. I Romani avevano chiamato questo luogo Gelduba. Oggi questo luogo, che è un quartiere di Krefeld, si chiama Gellep.
Tacito è stato il primo a menzionare Gelduba, teatro di una importante battaglia tra Romani e Batavi nel 69 d.C., quando il principe germanico Iulius Civilis capeggiò la rivolta contro i conquistatori nella regione del Reno. Qui combatterono, tra Romani e Batavi, ben 20.000 uomini. Gli scheletri di cavallo unitamente a più di 300 scheletri umani recuperati dagli archeologi nei recenti scavi sono probabilmente la testimonianza di questo scontro sanguinoso.
All'indomani della battaglia contro i Batavi, i Romani costruirono un forte militare in città (V secolo d.C.). Durante il dominio romano Krefeld venne più volte utilizzata come centro di stazionamento delle truppe romane provenienti dalla Spagna ed arrivò ad avere anche una piscina riscaldata all'interno del campo romano. Presto i reperti recuperati nello scavo (elmi di soldati Romani, urne dell'Età del Ferro, oggetti romani in bronzo e la ricostruzione di una grande fornace per la ceramica) saranno esposti presso il Museo di Burg Linn.

Fonte:
thelocal.de

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