Tintagel, scritta trovata su una sorta di davanzale in pietra (Foto: Christopher Ison) |
Un componente di una finestra, probabilmente un davanzale, risalente al VII secolo d.C. recante un'iscrizione che è un mix di latino, greco e celtico, con nomi e simboli, è stato portato alla luce nel castello di Tintagel, nella Cornovaglia del nord. Il castello è noto per essere frequentemente associato alla leggenda di re Artù.
Nei pressi del castello sono stati scoperti altri reperti "curiosi", quali calici iberici e vasellame proveniente dalla Turchia, che portano a pensare che Tintagel sia stato un'importante avamposto reale per quel che riguarda i legami commerciali che dalla costa atlantica dell'Europa si dipanavano fino al Mediterraneo orientale.
Tintagel è uno dei luoghi più suggestivi e spettacolari della Gran Bretagna. Sulle scogliere sono stati costruiti più di 100 edifici abitati a partire dal IV secolo d.C. fino all'VIII. Il reperto con le iscrizioni appena ritrovato sembra essere stato una sorta di supporto per le esercitazioni di uno scriba, piuttosto che un prodotto finito. Questo suggerisce che chi ha inciso queste iscrizioni aveva familiarità con lo stile informale di scrittura utilizzato per i documenti e la grafia più formale che si trova nei Vangeli dell'epoca.
Sul reperto sono stati identificati due nomi, quello che si pensa essere un nome romano, Tito, e quello che è chiaramente un nome celtico, Budic. Compaiono anche parole latine come fili (figlio o figli) e viri duo (due uomini). Un altro elemento interessante è una lettera "A" con una "V" al suo interno ed una linea sulla parte superiore. La lettera "A" può riferirsi alla lettera greca alfa, associata a Dio.
Il reperto è stato scoperto nell'ambito di un progetto quinquennale commissionato dall'English Heritage e intrapreso dall'Unità archeologica di Cornovaglia (CAU). Gli archeologi pensano che a Tintagel, nel corso del medioevo, era insediata una comunità cristiana alfabetizzata con forti connessioni dall'Europa atlantica al Mediterraneo.
La professoressa Michelle Brown, esperta in manoscritti medioevali dell'Università di Londra, che ha decifrato l'iscrizione, ha affermato "La sopravvivenza della scrittura in questo periodo è rara e si tratta di una scoperta molto importante. Il testo presenta un mix di alfabeto latino con alcune lettere greche e un monogramma distintivo (la forma alla base della lettera "A"). Suggerisce un alto livello di alfabetizzazione e la consapevolezza della scrittura contemporanea di stili associati con i primi manoscritti miniati di Gran Bretagna e Irlanda. Altri esempi di scrittura in Cornovaglia e Bretagna occidentale in questo periodo assumono la forma di iscrizioni monumentali sulle pietre, ma questo esempio è differente, con uno stile di scrittura e un layout indicativi di uno scriba competente sicuramente cristiano, che aveva familiarità con la scrittura di documenti e libri".
Nei pressi del castello sono stati scoperti altri reperti "curiosi", quali calici iberici e vasellame proveniente dalla Turchia, che portano a pensare che Tintagel sia stato un'importante avamposto reale per quel che riguarda i legami commerciali che dalla costa atlantica dell'Europa si dipanavano fino al Mediterraneo orientale.
Tintagel è uno dei luoghi più suggestivi e spettacolari della Gran Bretagna. Sulle scogliere sono stati costruiti più di 100 edifici abitati a partire dal IV secolo d.C. fino all'VIII. Il reperto con le iscrizioni appena ritrovato sembra essere stato una sorta di supporto per le esercitazioni di uno scriba, piuttosto che un prodotto finito. Questo suggerisce che chi ha inciso queste iscrizioni aveva familiarità con lo stile informale di scrittura utilizzato per i documenti e la grafia più formale che si trova nei Vangeli dell'epoca.
Sul reperto sono stati identificati due nomi, quello che si pensa essere un nome romano, Tito, e quello che è chiaramente un nome celtico, Budic. Compaiono anche parole latine come fili (figlio o figli) e viri duo (due uomini). Un altro elemento interessante è una lettera "A" con una "V" al suo interno ed una linea sulla parte superiore. La lettera "A" può riferirsi alla lettera greca alfa, associata a Dio.
Il reperto è stato scoperto nell'ambito di un progetto quinquennale commissionato dall'English Heritage e intrapreso dall'Unità archeologica di Cornovaglia (CAU). Gli archeologi pensano che a Tintagel, nel corso del medioevo, era insediata una comunità cristiana alfabetizzata con forti connessioni dall'Europa atlantica al Mediterraneo.
La professoressa Michelle Brown, esperta in manoscritti medioevali dell'Università di Londra, che ha decifrato l'iscrizione, ha affermato "La sopravvivenza della scrittura in questo periodo è rara e si tratta di una scoperta molto importante. Il testo presenta un mix di alfabeto latino con alcune lettere greche e un monogramma distintivo (la forma alla base della lettera "A"). Suggerisce un alto livello di alfabetizzazione e la consapevolezza della scrittura contemporanea di stili associati con i primi manoscritti miniati di Gran Bretagna e Irlanda. Altri esempi di scrittura in Cornovaglia e Bretagna occidentale in questo periodo assumono la forma di iscrizioni monumentali sulle pietre, ma questo esempio è differente, con uno stile di scrittura e un layout indicativi di uno scriba competente sicuramente cristiano, che aveva familiarità con la scrittura di documenti e libri".
Fonte:
theguardian.com
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