sabato 11 agosto 2018

Despotikos, l'isola delle meraviglie

Despotiko, l'area di scavo (Foto: greece.greekreporter.com)
Sono stati completati i lavori di scavo della stagione 2018 sull'isola disabilitata di Despotiko, nel Mar Egeo e gli archeologi parlano di scoperte eccezionali che possono dire di più sulla vita nell'antica Grecia.
Despotiko è una piccola isola a sudovest di Antiparos. Gli scavi sull'isola sono iniziati venti anni fa e continuano ancora oggi, restituendo inestimabili tesori archeologici. Quest'anno gli scavi sono stati condotti sotto la direzione dell'archeologo Yiannos Kouragios dell'Eforato delle Antichità delle Cicladi.
Finora i principali risultati sono stati il ritrovamento del Santuario di Apollo e degli edifici circostanti, tra i quali quelli contrassegnati come "Z" e "P" sono risultati particolarmente importanti per comprendere la topografia e l'organizzazione del Santuario arcaico. Quest'anno gli scavi si sono incentrati sulle aree intorno al Santuario e agli edifici "Z" e "P" ed i risultati sono molto interessanti per quanto riguarda la topografia del Santuario arcaico e la sua organizzazione.
Despotikos, una delle ceramiche trovate nel corso degli scavi(Foto: greece.greekreporter.com)
Nel corso del 2017 sono venuti alla luce 12 spazi che coprono una superficie di circa 180 metri quadrati. Quest'anno è stato parzialmente scavato un altro grande spazio delle dimensioni di 12 x 3 metri, che si ritiene sia un grande cortile. Durante gli scavi sono stati rinvenuti moltissimi reperti ceramici risalenti al periodo arcaico e classico: vasi, bacini, lampade, anfore. Sono stati rinvenuti anche oggetti metallici. Tutti i reperti si stima risalgano al VI secolo a.C.
Sotto le stanze rinvenute ad ovest è stato scoperto un edificio a due piani di forma rettangolare, con dimensioni visibili di 8 x 3,20 metri, risalente anch'esso al VI secolo a.C.. All'interno gli archeologi hanno trovato, nella posizione in cui erano stati lasciati, una griglia quadrangolare ed una pentola per la cottura dei cibi.
Despotikos, frammento di pithos con danzatrici(Foto: greece.greekreporter.com)
E' chiaro che non c'erano edifici sul sito, prima dell'edificazione del tempio arcaico, nella metà del VI secolo a.C.. A nordest del sito è stato rinvenuto un nuovo edificio, chiamato "edificio T" (dimensioni 7,80 x 7,45 metri) che si compone di due camere con ingressi indipendenti. Nel frattempo sono state completate le indagini sull'edificio "P", che ha una pianta rettangolare di 14 x 5 metri e si compone di 4 stanze. Anche in questo caso la costruzione è stata datata al VI secolo a.C., ma la fase principale del suo utilizzo deve essere attribuita al V secolo a.C.
Una particolare attenzione è stata posta, dai ricercatori, sul cosiddetto edificio "G", del quale sono state scavate sezioni immediatamente ad ovest, che hanno rivelato l'esistenza di un altro edificio, una costruzione precedente, chiamato edificio "Y", con un ingresso sul lato sud e le pareti di almeno un metro di spessore.
Quest'anno tra i reperti sono state rinvenute più di 15 lampade unitamente frammenti di vasi con incise delle iscrizioni, frammenti di anfore e crateri di colore rosso, vasi per l'uso quotidiano, bacini, ciotole, pentole e molti oggetti metallici (una lancia in bronzo, chiodi, ganci). Fra tutte le scoperte di quest'anno spiccano il frammento di testa di kouros arcaico, un frammento della caviglia della statua, due scarti di pithos con decori a rilievo con raffigurati un guerriero ed un movimento di danza.

Fonte:greece.greekreporter.com

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