Georgia, rovescio di una moneta raffigurante Julia Domna scoperta nel forte di Apsaros (Foto: P. Jaworski) |
Monete romane in bronzo ed argento sono state scoperte da un team di archeologi polacco-georgiani che stanno conducendo gli scavi nel forte romano di Apsaros, in Georgia. Si tratterebbe, secondo i ricercatori, di una piccola parte di un tesoro più grande.
Le monete più antiche finora trovate risalgono al regno di Adriano (117-139 d.C.), quelle più recenti agli ultimi anni del regno di Settimio Severo (inizi del III secolo d.C.). Gli archeologi cercheranno, ora, di scoprire altri pezzi di quello che ritengono essere un vero e proprio tesoro, forse disperso durante i lavori di sterro e i lavori di costruzione della fortezza. Dopo i Romani qui si installarono Bizantini, Ottomani e guarnigioni sovietiche.
Le monete sono state coniate dalla zecca di Cesarea, capitale della Cappadocia, che dista dal forte di Apsaros 1.000 chilometri. Finora è stato trovato, ad Apsaros, solo un altro tesoro simile, diversi anni fa. Si tratta di 40 monete d'argento, la più recente delle quali risale a Caracalla (III secolo d.C.). Probabilmente le monete vennero nascoste dai soldati Romani poco prima della spedizione contro i Parti. Gli archeologi ritengono che anche le monete recentemente trovate siano state nascoste nello stesso periodo.
Il forte di Apsaros è stato costruito circa duemila anni fa, al confine della provincia romana di Cappadocia. Grazie alla sua posizione strategica ebbe un ruolo importante nel sistema di difesa del confine orientale dell'impero romano. Il ritrovamento più importante fatto in questo forte dagli archeologi guidati dal Dottor Radoslaw Karasiewicz-Szczypiorski è costituito da balnea risalenti al II secolo d.C., con mosaici sorprendenti che ornavano i pavimenti di uno degli ambienti scavati. I balnea facevano parte della residenza del comandante della guarnigione.
Le monete più antiche finora trovate risalgono al regno di Adriano (117-139 d.C.), quelle più recenti agli ultimi anni del regno di Settimio Severo (inizi del III secolo d.C.). Gli archeologi cercheranno, ora, di scoprire altri pezzi di quello che ritengono essere un vero e proprio tesoro, forse disperso durante i lavori di sterro e i lavori di costruzione della fortezza. Dopo i Romani qui si installarono Bizantini, Ottomani e guarnigioni sovietiche.
Le monete sono state coniate dalla zecca di Cesarea, capitale della Cappadocia, che dista dal forte di Apsaros 1.000 chilometri. Finora è stato trovato, ad Apsaros, solo un altro tesoro simile, diversi anni fa. Si tratta di 40 monete d'argento, la più recente delle quali risale a Caracalla (III secolo d.C.). Probabilmente le monete vennero nascoste dai soldati Romani poco prima della spedizione contro i Parti. Gli archeologi ritengono che anche le monete recentemente trovate siano state nascoste nello stesso periodo.
Il forte di Apsaros è stato costruito circa duemila anni fa, al confine della provincia romana di Cappadocia. Grazie alla sua posizione strategica ebbe un ruolo importante nel sistema di difesa del confine orientale dell'impero romano. Il ritrovamento più importante fatto in questo forte dagli archeologi guidati dal Dottor Radoslaw Karasiewicz-Szczypiorski è costituito da balnea risalenti al II secolo d.C., con mosaici sorprendenti che ornavano i pavimenti di uno degli ambienti scavati. I balnea facevano parte della residenza del comandante della guarnigione.
Fonte:
scienceinpoland.pap.pl
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