Grecia, la statuetta di Artemide trovata negli scavi del santuario euboico (Foto: greece.greekreporter.com) |
Gli archeologi hanno fatto nuove scoperte nel santuario di Artemide che si trova ad est di Amarynthos, sull'isola di Eubea, in Grecia. Il santuario è stato scoperto nel 2017, durante uno scavo effettuato dalla Scuola Svizzera di Archeologia in Grecia, in collaborazione con l'Eforato per le antichità di Evia.
Le nuove scoperte sono costituite da piastrelle in rilievo con la scritta "Artemis", una statuetta e tre basi risalenti all'epoca ellenistica con iscrizioni dedicatorie alla dea, a suo fratello Apollo ed alla madre di entrambi, Leto. I risultati hanno permesso di identificare gli edifici scavati negli ultimi 10 anni nel santuario. Secondo le fonti il santuario di Artemide era uno dei più importanti dell'Eubea. Gli edifici scavati negli scorsi anni definiscono il tempio di Artemide ad est e a nord e comprendono una fontana sacra.
Nel 2018 gli scavi sono diretti dal Professor Karl Reber dell'Università di Losanna, direttore della Scuola Svizzera di Archeologia in Grecia e da Amalia Karappaschalidou, Eforo onorario per le antichità dell'Eubea. La ricerca si è focalizzata sul sito centrale del santuario per riportare alla luce l'antico tempio e l'altare.
Tra i ritrovamenti più importanti di quest'anno vi sono una figurina in quarzo e rame, parte di una statua di Artemide e le basi con i nomi di Artemide, Apollo e Leto, tutti indizi che il tempio deve trovarsi in questa zona e che, forse, presto potrà essere presto identificato.
Gli scavi indicano che la fondazione del santuario di Artemide, ai confini della pianura ad est di Eretria, è connesso al rafforzamento del confine della città. Secondo una dichiarazione del Ministero della Cultura, il santuario venne restaurato in seguito ad un disastro occorso nel I secolo a.C. e poi venne rinnovato nel II secolo d.C.
Il tempio sull'isola di Eubea era teatro, nell'antichità, di ricche e fastose cerimonie religiose riportateci da storici e geografi quali Pausania e Strabone tra gli altri. Le ricerche di questo importantissimo luogo sono iniziate nel 2007. Il santuario doveva essere a cielo aperto e la sua collocazione è stata individuata ai piedi della collina Paleokklisies, accanto alla cittadina costiera di Amarynthos.
Durante le festività qui arrivava una processione che cominciava nella vicina città di Eretria (o Ertea). Si portavano doni ad Artemide, dea della caccia e patrona di Amarynthos, in occasione delle Amarisie, feste a lei dedicate. Lo storico Strabone riferisce, nella sua "Geografia", di aver visto, nel tempio di Artemide Amarisia, una colonna posta dagli abitanti di Eretria a ricordo di uno splendido corteo celebrativo a cui avevano preso parte 3.000 opliti, 600 cavalieri e 60 carri.
Le nuove scoperte sono costituite da piastrelle in rilievo con la scritta "Artemis", una statuetta e tre basi risalenti all'epoca ellenistica con iscrizioni dedicatorie alla dea, a suo fratello Apollo ed alla madre di entrambi, Leto. I risultati hanno permesso di identificare gli edifici scavati negli ultimi 10 anni nel santuario. Secondo le fonti il santuario di Artemide era uno dei più importanti dell'Eubea. Gli edifici scavati negli scorsi anni definiscono il tempio di Artemide ad est e a nord e comprendono una fontana sacra.
Nel 2018 gli scavi sono diretti dal Professor Karl Reber dell'Università di Losanna, direttore della Scuola Svizzera di Archeologia in Grecia e da Amalia Karappaschalidou, Eforo onorario per le antichità dell'Eubea. La ricerca si è focalizzata sul sito centrale del santuario per riportare alla luce l'antico tempio e l'altare.
Tra i ritrovamenti più importanti di quest'anno vi sono una figurina in quarzo e rame, parte di una statua di Artemide e le basi con i nomi di Artemide, Apollo e Leto, tutti indizi che il tempio deve trovarsi in questa zona e che, forse, presto potrà essere presto identificato.
Gli scavi indicano che la fondazione del santuario di Artemide, ai confini della pianura ad est di Eretria, è connesso al rafforzamento del confine della città. Secondo una dichiarazione del Ministero della Cultura, il santuario venne restaurato in seguito ad un disastro occorso nel I secolo a.C. e poi venne rinnovato nel II secolo d.C.
Il tempio sull'isola di Eubea era teatro, nell'antichità, di ricche e fastose cerimonie religiose riportateci da storici e geografi quali Pausania e Strabone tra gli altri. Le ricerche di questo importantissimo luogo sono iniziate nel 2007. Il santuario doveva essere a cielo aperto e la sua collocazione è stata individuata ai piedi della collina Paleokklisies, accanto alla cittadina costiera di Amarynthos.
Durante le festività qui arrivava una processione che cominciava nella vicina città di Eretria (o Ertea). Si portavano doni ad Artemide, dea della caccia e patrona di Amarynthos, in occasione delle Amarisie, feste a lei dedicate. Lo storico Strabone riferisce, nella sua "Geografia", di aver visto, nel tempio di Artemide Amarisia, una colonna posta dagli abitanti di Eretria a ricordo di uno splendido corteo celebrativo a cui avevano preso parte 3.000 opliti, 600 cavalieri e 60 carri.
Fonte:
greece.greekreporter.com
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